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Piano arbovirosi 2023: la lotta alle zanzare della Regione

Le aree pubbliche rappresentano il 20-30% dei luoghi a rischio. I rimanenti sono tutte proprietà private, pertanto è necessaria la collaborazione della collettività

Piano arbovirosi 2023: la lotta alle zanzare della Regione
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Dopo la fine del periodo pandemico si è ripreso a viaggiare in piena libertà e considerati i voli verso destinazioni in cui circolano i virus responsabili di Dengue, Chikungunya e Zika, aumenta il rischio di contrarre malattie infettive. In Emilia Romagna, però, è stato già stilato un piano di lotta e prevenzione alle zanzare e alle malattie che possono trasmettere.

Piano arbovirosi 2023

REGGIO EMILIA - Come riporta Prima Modena, in Emilia-Romagna è pronto il Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi 2023, approvato dalla Giunta e messo a punto dal Gruppo tecnico regionale, insieme ai referenti delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie, dei Dipartimenti di sanità pubblica delle Aziende Usl e dei Comuni capoluogo. Un piano che la Regione finanzia con 800mila euro, a supporto delle attività di disinfestazione svolte dai Comuni.

La strategia di prevenzione

Non cambia, visti i buoni risultati ottenuti, la strategia di prevenzione utilizzata, che passa attraverso tre strumenti: sorveglianza entomologica, a cui associare un’attività di contrasto alle zanzare, a partire da quelle tigre, per ridurne la densità di popolazione sul territorio; precoce individuazione dei casi sospetti di malattia, in modo da attuare tempestivamente le misure di controllo per impedire la catena di trasmissione del virus dalle zanzare infette alle persone; ulteriore rafforzamento delle misure per prevenire la trasmissione delle infezioni in caso di donazioni di sangue, organi e tessuti.

Necessaria la collaborazione di tutti

E se l’obiettivo è comune, comune deve anche essere l’impegno: per rendere il più efficace possibile la lotta alle zanzare, nelle attività oltre a Comuni e Aziende sanitarie sono coinvolti anche i cittadini, chiamati ad adottare nelle proprie case comportamenti corretti, a partire dai trattamenti larvicidi, sia per evitare la proliferazione degli insetti sia per proteggersi.

I siti a rischio di infestazione da zanzare nelle aree pubbliche rappresentano infatti solo il 20-30% del totale, il rimanente 70-80% delle zone a rischio è di proprietà privata.

Disinfestazioni riguardano solo aree pubbliche

“Siamo pronti con il Piano 2023, che come sempre vede affiancati istituzioni e cittadini nel comune impegno di prevenire e contrastare la proliferazione delle zanzare - sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini -. Gli interventi di disinfestazione condotti dai Comuni, infatti, anche se molto accurati riguardano solo le aree pubbliche, quindi è importante adottare in casa propria comportamenti corretti. È un tema di salute pubblica, per cui è necessario il contributo di tutti, anche del mondo dell’informazione”.

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