Interventi di raccolta e pulizia straordinaria, ma anche azioni mirate per contrastare gli abbandoni illeciti di rifiuti che creano degrado e sporcizia, oltre a problemi igienici.
Prime sanzioni per abbandono dei rifiuti
REGGIO EMILIA – Prosegue l’impegno del Comune di Reggio Emilia, in collaborazione con Iren e Polizia locale, per il decoro urbano e per il contrasto a incuria e abbandono di rifiuti in città. Tra le ultime azioni messe in campo, l’attivazione delle fototrappole ha permesso di intercettare in maniera puntuale comportamenti scorretti come l’abbandono di rifiuti, ingombranti o sostanze pericolose. In poco meno di due mesi, da quando ha preso avvio la sperimentazione di questo nuovo strumento, sono stati rilevati oltre 900 abbandoni di materiali in luoghi impropri, ovvero al di fuori di cassonetti e centri di raccolta dedicati. Di questi abbandoni, in 273 episodi gli autori hanno scaricato i loro rifiuti da veicoli a motore, dalla targa è stato quindi possibile identificare immediatamente i responsabili. Per gli altri conferimenti si tratta invece di abbandoni realizzati a mano per i quali sono in corso accertamenti svolti dalla Polizia locale che in alcuni casi hanno già consentito di risalire agli autori, tra loro anche alcuni commercianti, in particolare della zona Stazione.
I luoghi di abbandono
I dati del primo periodo – dal 1 luglio al 20 agosto – fanno riferimento a otto punti della città, dove le fototrappole sono state installate in questa fase: quartiere stazione e Santa Croce, via Cecati, Campo di Marte, Tondo e Villaggio Foscato, per un totale di 32 telecamere attive. Le zone dove si sono concentrati maggiormente gli abbandoni sono quelle della stazione, con conferimento realizzato a mano soprattutto da parte di residenti e commercianti della zona, e quella di via Due Canali, dove prevale l’abbandono tramite veicoli. Tra i materiali scaricati abusivamente in strada vi sono soprattutto mobili e vecchi elettrodomestici. Le postazioni delle fototrappole, scelte anche grazie alle segnalazioni dei cittadini, saranno soggette a rotazione, così da coprire progressivamente l’intero territorio comunale anche sulla base delle evidenze di abbandoni e delle segnalazioni dei cittadini.
Le sanzioni
Le sanzioni vanno dai 200 ai 400 euro, ma si può incorrere anche in una denuncia penale nei casi di abbandono di sostanze pericolose. Inoltre, il recente decreto legge “Disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti” ha inasprito il quadro sanzionatorio. In caso di abbandono di rifiuti tramite automobile, in futuro potrà scattare la segnalazione alla Procura con un’ammenda compresa tra 1.500 e 18.000 euro. Se il gesto avviene in prossimità di fiumi, aree protette o zone già inquinate e comporta un pericolo concreto per le persone o l’ambiente, potrà essere previsto anche l’arresto, con pene da sei mesi a cinque anni e mezzo, fino a sette anni nei casi più gravi. Le pene sono ulteriormente aggravate per i titolari di attività commerciali e in particolare per chi gestisce rifiuti edilizi, per i quali esiste un iter dedicato. La sanzione è prevista anche qualora l’abbandono avvenga accanto a un centro di raccolta o isola ecologica: il conferimento scorretto resta una violazione.
Come già per le sanzioni del codice della strada, anche le multe relative all’abbandono di rifiuti possono arrivare tramite notifica digitale attraverso la piattaforma Send per gli iscritti al servizio e per i titolari di PEC iscritte a elenchi nazionali (http://www.comune.reggioemilia.it/send).