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Prosegue la mostra "Coloniche visioni"

Sarà visitabile fino a domenica 12 gennaio 2025 presso il Palazzo Ducale di Guastalla

Prosegue la mostra "Coloniche visioni"
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“Coloniche visioni”, visitabile fino a domenica 12 gennaio 2025 presso il Palazzo Ducale di Guastalla, propone 52 scatti a colori realizzati dal fotografo correggese  fra il 2014 e il giugno 2023 nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Mantova e Bologna.

Prosegue la mostra "Coloniche visioni"

GUASTALLA - Soggetto delle inquadrature sono quei pilastri che reggevano cancelli o portoni all’inizio di un podere o di una corte, oggi rimasti a guardia del nulla, come ricorda anche il sottotitolo dell’esposizione: “Scorci rurali con pilastri solitari”. Le foto, che colgono il paesaggio padano nella varietà di luci e colori delle stagioni, sono raccolte in un catalogo disponibile in mostra.

Mutazioni epocali

«Il paesaggio delle campagne emiliane – si legge nel catalogo firmato da Fabrizio Piccinini - ha subito, nella seconda metà del Novecento, mutazioni epocali che ne hanno stravolto per sempre l’antica fisionomia: anche dove non sono cambiate le colture ne sono cambiate le caratteristiche, basti pensare per esempio ai vigneti, senza più alberi, sempre più bassi, e ordinati in funzione della vendemmia meccanizzata, rendendo l’ambiente agreste quasi irriconoscibile per chi lo vide diverso.

Fotografo per passione

Franco Camparini, fotografo per passione e figlio di questa terra, ha immortalato una delle ultime vestigia di quel mondo contadino scomparso: i pilastri che reggendo cancelli o portoni segnavano l’inizio di un podere, di un latifondo, aprendosi su stradelli o carraie più o meno lunghi, in fondo ai quali si ergevano la casa colonica e la stalla, talvolta anche la villa padronale.

Coppie di colonne

Con curiosità e nostalgia, l’Autore ha rintracciato e immortalato queste coppie di colonne ormai a guardia del nulla, perché spesso non ci sono nemmeno più gli edifici dove un tempo la vita rurale pulsava grazie a famiglie numerose e variegato bestiame. Tronchi di pietra che si stagliano solitari nella pianura padana, còlti nelle varie stagioni in una bella alternanza di luci e colori: cieli azzurri e giornate brumose, verdi primaverili, gialli autunnali e bianche brinate, in un raffinato gioco di geometrie, predilezione di Camparini, sguardo odierno su un territorio “passato”, fra suggestione e memoria».

L'autore

Correggese, classe 1958, ha la passione della fotografia dal 1978, e ha accumulato un archivio di oltre 120.000 scatti (negativi, diapositive, digitali): fra i soggetti preferisce i paesaggi urbani e rurali della propria terra, ma ha eseguito anche molti scatti di spettacoli teatrali e di altri soggetti. Fino al 2010 usava solo il bianco e nero e la pellicola, curando di persona lo sviluppo e la stampa delle immagini: anche con il passaggio alla foto digitale e al colore, continua a realizzare a mano l’intelaiatura di tutte quelle che espone.

Notizie utili

COLONICHE VISIONI
Scorci rurali con pilastri solitari, tronchi di pietra e memorie di cancelli
di Franco Camparini

a cura di Fabrizio Piccinini e Laura Fontanesi

Palazzo Ducale, Sale dell’800, Guastalla

APERTURA MOSTRA

7 dicembre 2024 - 12 gennaio 2025

mercoledì, sabato e festivi 9.30-12.30 e 15.30-18.30

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