CASALGRANDE

Reati ambientali: se ne parla in un convegno

Venerdì 22 settembre, nell'ambito di Casalgrande Sostenibile, incontro con personaggi della politica, della magistratura e giornalisti

Reati ambientali: se ne parla in un convegno
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Reati Ambientali – un nemico invisibile”: questo in sintesi l'argomento, di grande attualità, che sarà approfondito venerdì 22 settembre alle ore 21 presso la sala “Gino Strada” a Casalgrande.

Saranno presenti all'incontro il dott. Gaetano Paci, Procuratore della Repubblica di Reggio Emilia, Sabrina Pignedoli Europarlamentare del Movimento 5 Stelle e Giuseppe Daviddi Sindaco di Casalgrande, intervistati dal giornalista Rai Luca Ponzi.

L'anno scorso in Italia quasi 100 mila le violazioni

CASALGRANDE - “In Italia nel 2022 - sottolinea Marco Cassinadri, Presidente del Consiglio comunale di Casalgrande e membro del direttivo nazionale di Avviso Pubblico - sono state quasi 100 mila le violazioni delle norme a tutela dell’ambiente (11 ogni ora). Di questi i reati più gravi oltre 12.000 hanno avuto un incremento di oltre il 25% rispetto al 2021. In testa troviamo l’abusivismo edilizio e le infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici; questo dovrebbe oltremodo allarmarci, vista la consistenza dei cantieri finanziati dal Pnrr.

I dati che Legambiente ha pubblicato di recente denunciano anche delitti contro la fauna, il ciclo illegale dei rifiuti e quelli legati ai roghi dolosi e colposi. Sebbene ai primi posti per numero di reati contro l’ambiente ci sia la Campania, ricordiamo che le Ecomafie non hanno confini.

Un problema che non ha confini

Si tratta di un problema che interessa tutte le zone d'Italia - conferma la Parlamentare Europea Sabrina Pignedoli - e di cui è bene continuare a parlare, perché non solo gli enti locali e la magistratura possono essere una fonte di contrasto a questa piaga, ma anche i cittadini, come molte inchieste hanno già dimostrato. È un nemico invisibile, perché i danni alla salute e all'ambiente possono verificarsi anche sul lungo termine, senza che ne siano accertati i responsabili. Per questo occorre monitorare le fonti di rischio e tutti possono fare la loro parte”.

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