Matilde di Canossa, regina d’Italia, quest’autunno sarà protagonista in città grazie all’accordo stipulato da Comune di Reggio e Ami-Associazione Matildica internazionale, per la promozione e la ricerca su questo straordinario personaggio femminile del medioevo italiano ed europeo.
Reggio celebra la grancontessa Matilde di Canossa
REGGIO EMILIA – In programma vi sono infatti una mostra e un convegno internazionale dedicati alla Grancontessa che governò l’Italia dal suo feudo di Canossa e agì come politico di prim’ordine mediando i rapporti tra papato e impero.
Biblioteca Panizzi
Gli appuntamenti, organizzati in occasione del IX centenario della morte di Enrico V, erede di Enrico IV, e del millenario dell’inizio della dinastia Salica, iniziata con Corrado II nel 1024, permetteranno di valorizzare il patrimonio documentario della biblioteca Panizzi relativo a Matilde di Canossa, rendendolo fruibile al pubblico, e di promuovere la ricerca scientifica e la riflessione sui rapporti della casata Canossa con gli imperatori della dinastia dei Salii, mediante l’analisi delle fonti archivistiche, bibliografiche e documentarie presenti in città.
Donizone
La Panizzi custodisce infatti un patrimonio documentario di eccezionale importanza culturale, tra cui antichi manoscritti e codici come il celebre ‘Acta Comitissae Mathildis’ di Donizone del secolo XIV, che narra la storia della famiglia di Canossa e che è stato oggetto di un recente restauro. Tali documenti saranno messi a disposizione del pubblico nella mostra storico-didattica dal titolo: “Reggio medievale e Matilde di Canossa”, da allestire presso la stessa biblioteca Panizzi da ottobre 2025 e fino a fine anno.
Convegno internazionale
Dal 2 al 4 ottobre 2025 si svolgerà inoltre in città il convegno internazionale “Oltre Canossa. La dinastia Salica e il Regno Italico”, che si inserisce nel solco delle attività culturali di valorizzazione storica del territorio e si propone, tra le altre cose, di approfondire il ruolo della casata dei Canossa nei rapporti con gli imperatori Salici, attraverso il contributo di studiosi afferenti a istituzioni accademiche italiane e tedesche. Il programma viene elaborato dal comitato scientifico nominato per l’occasione e che comprende: Eugenio Riversi, membro dell’Ami e docente dell’Università di Bonn (presidente), Alberto Ferraboschi, responsabile del sistema bibliotecario reggiano, Gabriele Fabbrici di Ami, Paolo Golinelli, già professore Università di Verona, Florian Hartmann dell’Università di Aquisgrana e Giusi Zanichelli dell’Università di Salerno.
Aperte al pubblico
Entrambe le iniziative saranno aperte al pubblico e a titolo gratuito. Vista la rilevanza delle iniziative e l’azione di promozione culturale del territorio, nell’accordo il Comune di Reggio ha predisposto un contribuito di 8000 euro a sostegno del progetto.
Che cosa è l’Ami
Ami-Associazione Matildica internazionale è un’associazione culturale senza scopo di lucro, che unisce studiosi, appassionati, enti e persone interessati ad approfondire e divulgare le conoscenze sulla figura di Matilde di Canossa e la storia del suo tempo, il suo essere donna e il valore che la sua figura ha assunto nel corso della storia attraverso le espressioni dell’arte, della letteratura, della musica, della cultura popolare e di ogni altra attività umana.
Codice
Il prezioso codice ‘Acta Comitissae Mathildis’ narra le illustri vicende dei Principi di Canossa. Questo manoscritto, vergato su carta, in una splendida grafia gotica della prima metà del XIV secolo è apografo di quello, più antico, custodito presso la Biblioteca Apostolica Vaticana (Vat. Lat. 4922), che raccoglie l’opera del celebre monaco benedettino Donizone, vissuto nel monastero di Canossa, intitolato a Sant’Apollonio, che volle dedicare a Matilde questo poema sui prìncipi di Canossa, passato poi alla storia come Vita Mathildis.
Era il 1879
Il documento è entrato a far parte della biblioteca Panizzi nel 1879, grazie alla donazione testamentaria del rinomato studioso e collezionista Giuseppe Turri (1802-1879), che raccolse con passione materiali inerenti alla storia di Reggio, insieme a codici e volumi di elevato pregio storico. È stato recentemente restaurato grazie a una collaborazione tra istituzioni pubbliche e private, esperti e sostenitori della cultura.