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Reggio Emilia vuole l'Aceto Balsamico patrimonio dell'Unesco

Al progetto stanno lavorando quattro associazioni, due reggiane e due modenesi

Reggio Emilia vuole l'Aceto Balsamico patrimonio dell'Unesco
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“Tradizione del Balsamico tra socialità, arte del saper fare e cultura popolare dell’Emilia centrale” è l'ordine del giorno approvato dal Comune di Reggio Emilia che candida l’Aceto balsamico a patrimonio culturale immateriale Unesco.

L'Aceto Balsamico patrimonio dell'Unesco

REGGIO EMILIA - All’ambizioso progetto lavora un comitato appositamente costituito di cui fanno parte quattro associazioni, due reggiane e due modenesi, a testimonianza di una cultura che unisce l’Emilia centrale.

Per il territorio reggiano, saranno la Confraternita dell’Aceto balsamico tradizionale e l’Accademia Aceto balsamico tradizionale Terre di Canossa e per quello modenese, la Consorteria dell’Aceto balsamico tradizionale di Spilamberto e l’Associazione Esperti degustatori Aceto balsamico tradizionale di Modena a lavorare per definire la documentazione che supporti la candidatura dell’Aceto balsamico.

Manifestazioni ed enti a supporto

La proposta di inserimento dell’Aceto balsamico, il condimento più famoso d’Italia, nel patrimonio culturale immateriale Unesco sarà corredata da manifestazioni di supporto sia degli enti territoriali (come l’atto odierno del Consiglio comunale di Reggio Emilia), sia grazie all’importante appoggio di aziende e cittadini privati.

A supporto del progetto le associazioni coinvolte stanno portando avanti una capillare opera di raccolta firme.

Promuovere il patrimonio enogastronomico

L'’assessora a Commercio e Attività produttive Mariafrancesca Sidoli ha commentato:

“Oggi un altro tassello si aggiunge all’importante opera di promozione del nostro patrimonio enogastronomico. Stiamo creando una rete sempre più forte e coesa, all’interno di un territorio sempre più consapevole delle proprie ricchezze.

Il Comune di Reggio Emilia e la Provincia svolgono un ruolo di coordinamento sul tema, grazie al protocollo stipulato con i Comuni del territorio reggiano. L’Aceto balsamico è una delle nostre principali tradizioni ed eccellenze gastronomiche e fa parte della cultura emiliana da innumerevoli generazioni. Un eventuale riconoscimento Unesco sarebbe un’eccezionale e autorevole conferma del valore di un prodotto che, oltre ad identificare la nostra terra, è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo”.

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