Castelnovo ne Monti

Reggio perde Giacomina, la staffetta partigiana

Dopo Giglio Mazzi è morta Giacomina Castagnetti: volto simbolo della Resistenza femminile

Reggio perde Giacomina, la staffetta partigiana
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Un nuovo lutto tra i protagonisti della Resistenza reggiana: è morta a Castelnovo ne Monti Giacomina Castagnetti

Aveva 98 anni

CASTELNOVO NE MONTI - A distanza di una settimana dalla scomparsa di Giglio Mazzi, il partigiano Alì" è morta, all’età di 98 anni, la staffetta partigiana Giacomina Castagnetti, politica, sindacalista, attivista per i diritti delle donne, testimone conosciuta da decine di migliaia di studenti.

Il ricordo di Istoreco Reggio

Cosi Istoreco ne racconta alcune delle tante gesta

"Era nata a Roncolo per San Martino, l’11 novembre. Si chiamava Giacomina perché papà Giacomo era morto prima che lei venisse al mondo, in un incidente. La sua era una numerosa famiglia contadina, antifascista e di sinistra. Fiera di esserlo, senza paura di pagare il prezzo. Come accaduto a Giacomina alle elementari, unica bimba a non ricevere l’ovetto pasquale perché l’unica senza il vestito nero fascista. Nel dopoguerra, la sua casa si è sempre riempita di uova di cioccolato.

Alla fine degli anni ’30 i Castagnetti si spostano, come tanti mezzadri. Finiscono a Castellazzo, nella campagna al confine tra Reggio e San Martino in Rio. Entrano nella rete del soccorso rosso per gli antifascisti, il loro casolare è un porto sicuro, e dopo l’armistizio diventa il rifugio di tanti partigiani, disertori, prigionieri scappati. È una delle case di latitanza in cui passano persone, rifornimenti, armi, messaggi. Lei gira con la sua bici, che i tedeschi proveranno pure a toglierle, osserva, si muove in una città occupata, rischiando tanto. Il 1 gennaio 1945 va ad aiutare Giglio Mazzi e Otello Montanari, feriti dai fascisti. Fa parte dei Gruppi di Liberazione della Donna e poi dell’Udi, l’Unione Donne Italiane. Finita la guerra, si batte per costruire i primi asili, per ottenere più diritti per le donne.
Il grande smacco, mai digerito, è di non poter votare per il referendum monarchia-repubblica. All’epoca la maggiore età era a 21 anni, nel giugno 1946 le mancavano pochi mesi. Ma da allora non ha mai mancato un giro alle urne.

Diventa consigliera comunale del Partito Comunista Italiano a San Martino in Rio, tra le prime donne in provincia. Continua a battersi per i diritti di tutte e tutti, nel 1948, dopo uno sciopero a Rubiera, viene arrestata e rimane in carcere diverse settimane. Durante l’occupazione delle Officine Reggiane si impegna per aiutare gli operai, e sarebbe dovuta essere lei, figlia della campagna, a guidare il trattore R60 durante una grande manifestazione. E’ la foto più celebre del periodo, quella mentre conduce il trattore".

Giacomina Castagnetti è spirata nella sua casa di Castelnovo Monti, il paese dove era giunta negli anni ’50 e dove era sempre rimasta.

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