Sono più di 10mila le imprese reggiane che lavorano nel settore dell'edilizia
Presentata la consueta indagine di Lapam Confedilizia sul settore delle costruzioni

Sono più di 10mila le imprese reggiane che lavorano nel settore dell'edilizia.
10mila imprese reggiane lavorano nell'edilizia
REGGIO EMILIA - «Il settore edile si trova di fronte a un contesto complesso, caratterizzato da luci e ombre. Da un lato la tenuta del settore nel 2024, ma dall’altro il calo dell'occupazione, la decelerazione degli investimenti, le difficoltà di accesso al credito e le incertezze legate al quadro macroeconomico e geopolitico impongono un approccio prudente e una costante attenzione all'evoluzione del mercato».
È il commento di Claudio Boccaletti, presidente della categoria Edilizia per Lapam Confartigianato, sull’analisi che riguarda il comparto delle costruzioni.
Quasi 15 mila gli addetti
Come emerge dall’indagine elaborata dall’ufficio studi Lapam Confartigianato, a Reggio Emilia sono 10.533 le imprese attive nel 2024, pari al 17,1% del totale provinciale. Poco meno di 15 mila gli addetti operanti nel settore, per un valore aggiunto nel 2022 pari a 953 milioni di euro, corrispondente al 4,8% del totale provinciale. Reggio Emilia è la 12esima provincia a livello nazionale per vocazione artigiana, infatti sono nell’artigianato almeno 6 addetti su 10 del comparto costruzioni.
Accesso al credito
«I dati evidenziano in maniera chiara la situazione che ha attraversato e sta tuttora attraversando il comparto – conclude Boccaletti –. Le misure contenute nella Legge di Bilancio 2025 e le risorse impiegate nel Pnrr possono dare una spinta a un comparto che vede la sostanziale riduzione, fino al superamento del Superbonus, di numerosi bonus e incentivi per la riqualificazione energetica. Il rischio concreto è che una parte delle piccole e medie imprese del settore vada incontro a un significativo periodo di riduzione dell’attività. È importante però che la politica permetta alle imprese di avere un accesso al credito più agevole e meno burocrazia: l’associazione, come fatto anche per la normativa sulla patente a crediti, si mette a disposizione per garantire sempre una consulenza puntuale e precisa, ma le imprese hanno urgenza di avere meno pressione fiscale e burocratica per valorizzare il proprio lavoro al meglio».
Dinamica negativa
A livello regionale allargando il discorso alla filiera dell’edilizia, che comprende anche tutti gli attori economici che girano attorno al settore, dal mobilificio, all’agenzia immobiliare, all’interior designer, si arriva a toccare il 9,2% del valore aggiunto regionale (superiore al 7,3% medio nazionale). Dallo studio si nota una dinamica negativa dell'occupazione nel settore delle costruzioni in Emilia-Romagna (-0,6%), meno accentuata rispetto al -7,8% del 2023.