Ambiente

Superata la soglia: tornano le misure emergenziali anti smog

Fino a lunedì 10 novembre compreso, prossimo giorno di controllo. Limiti alla circolazione dalle 8.30 alle 18.30 dei veicoli più inquinanti, compresi i diesel euro 5

Superata la soglia: tornano le misure emergenziali anti smog

REGGIO EMILIA –  Da  sabato 8 novembre 2025, entrano in vigore a Reggio Emilia  le misure emergenziali previste dalla manovra antismog regionale: fino a lunedì 10 novembre compreso sarà limitata, quindi, la circolazione dei veicoli più inquinanti, inclusi i diesel Euro 5 e i mezzi aderenti al sistema Move-In, ed è previsto il divieto di spandimento dei liquami zootecnici con deroga per le tecniche di spandimento con interramento immediato dei liquami e con iniezione diretta al suolo.

Da sabato 8 novembre tornano le misure emergenziali

L’attivazione del provvedimento è stata decisa da Arpae sulla base delle previsioni di superamento del valore limite giornaliero delle PM10. Il raggiungimento del livello di allerta è segnalato con un bollino rosso nel bollettino emesso oggi da Arpae che decreta lo stato di allerta nella provincia di Reggio Emilia, oltre che nelle province di Piacenza, Parma e Modena. Le misure resteranno in vigore fino a lunedì 10 novembre, prossimo giorno di controllo, e saranno revocate se la previsione del valore giornaliero delle PM10 rientrerà nella norma. Il bollettino è consultabile sul sito dell’agenzia (www.liberiamolaria.it).

Limitazioni
In base alla misura, oltre ai diesel Euro 5, si fermano anche i veicoli più inquinanti già bloccati durante la settimana in applicazione della manovra ordinaria: i diesel fino a Euro 4, i veicoli a benzina fino agli Euro 2, quelli a gpl/benzina e metano/benzina fino agli Euro 2, ciclomotori e motocicli fino agli Euro 2. Come per la manovra ordinaria, anche in emergenza le limitazioni si applicano dalle 8.30 alle 18.30 nell’area compresa all’interno dal provvedimento

Riscaldamento

In vigore, come per la manovra ordinaria, anche il divieto di utilizzare i generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (legna, pellet, cippato, altro) con certificazione ambientale inferiore a 4 stelle in tutte le unità immobiliari dove sia presente un impianto di riscaldamento alternativo, così come il divieto di effettuare combustioni all’aperto (a eccezione dei barbecue) comprese le operazioni di abbruciamento di residui vegetali. In vigore, inoltre, l’obbligo mantenere la temperatura di 19 gradi al massimo negli ambienti di vita riscaldati: nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto, nelle attività commerciali. Nei luoghi che ospitano attività industriali ed artigianali, la temperatura, invece, potrà essere al massimo di 17 gradi. Sono esclusi da queste indicazioni, che hanno validità fino al 15 aprile 2026, gli ospedali e le case di cura, le scuole e i luoghi che ospitano attività sportive.