Ambiente

Tempo stabile: tornano le misure emergenziali

Resteranno in vigore fino a lunedì 30 dicembre compreso

Tempo stabile: tornano le misure emergenziali
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Da sabato 28 dicembre 2024, entrano in vigore a  Reggio Emilia, e anche per le provincie di Piacenza, Parma, Modena  e Ferrara, le misure emergenziali previste dalla manovra antismog regionale: fino a lunedì 30 dicembre compreso sarà limitata, quindi, la circolazione dei veicoli più inquinanti, inclusi i diesel Euro 5 ed è previsto il divieto assoluto di spandimento dei liquami zootecnici.

Oltre i valori limite delle PM10

REGGIO EMILIA - L’attivazione del provvedimento è stata decisa da Arpae sulla base delle previsioni di superamento dei valori limite giornalieri delle PM10. Il raggiungimento del livello di allerta è segnalato con un bollino rosso nel bollettino emesso oggi da Arpae che decreta lo stato di allerta nella provincia di Reggio Emilia  e anche per le provincie di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Ferrara. Il bollettino è consultabile sul sito dell’agenzia (www.liberiamolaria.it).

Fino a lunedì 30

Le misure emergenziali, che impongono limiti alla circolazione anche ai diesel Euro 5,  restano in vigore fino a lunedì 30 dicembre compreso, prossimo giorno di controllo. Le restrizioni saranno revocate se le previsioni indicheranno un ritorno al di sotto del valore limite delle PM10.

Fermi

In base alla misura, oltre ai diesel Euro 5, si fermano anche i veicoli più inquinanti già bloccati durante la settimana in applicazione della manovra ordinaria: i diesel fino a Euro 4, i veicoli a benzina fino agli Euro 2, quelli a gpl/benzina e metano/benzina fino agli Euro 1, ciclomotori e motocicli fino agli Euro 1.

Limitazioni

Come per la manovra ordinaria, anche in emergenza le limitazioni si applicano dalle 8.30 alle 18.30 nell’area compresa dal provvedimento

Altri divieti

Rimangono in vigore anche le misure ordinarie del divieto di utilizzare i generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (legna, pellet, cippato, altro) in tutte le unità immobiliari dove sia presente un impianto di riscaldamento alternativo, e di effettuare qualsiasi tipologia di combustione all’aperto (per esempio falò, fuochi d’artificio, barbecue).

In vigore anche l’obbligo mantenere la temperatura di 19 gradi al massimo negli ambienti di vita riscaldati: nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto, nelle attività commerciali. Nei luoghi che ospitano attività industriali ed artigianali, la temperatura potrà essere al massimo di 17 gradi. Sono esclusi da queste indicazioni, che hanno validità fino al 15 aprile 2025, gli ospedali e le case di cura, le scuole e i luoghi che ospitano attività sportive.

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