Gastronomia

Torna "Cibo e gente dell'Emilia" (con una particolare attenzione a sua maestà l'erbazzone)

Sarà Orietta Berti ad aprire ufficialmente l'iniziativa che racconta il meglio della tradizione culinaria reggiana

Torna "Cibo e gente dell'Emilia" (con una particolare attenzione a sua maestà l'erbazzone)
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Grande attesa per il ritorno nel  centro storico di Reggio Emilia dell’evento ‘Cibo e gente dell’Emilia’, in programma il 6, 7 e 8 ottobre prossimi. Per gli organizzatori Reggio Emilia si racconta e porta in piazza il meglio della sua tradizione e della cultura del buon vivere.

Madrina Orietta Berti

REGGIO EMILIA - Sarà Orietta Berti, icona della reggianità nel mondo, ad impersonare il ruolo della ambasciatrice. La cantante, nata a Cavriago, ha recentemente pubblicato anche un libro con le sue ricette ispirate alla tradizione emiliana.

Orietta Berti e lo chef Vezzani raccontano il "loro" erbazzone

Sarà infatti “l’usignolo della canzone italiana ”, in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, ad aprire venerdì 6 ottobre  alle 18.30 la manifestazione. Insieme a lei, sul palco di piazza Prampolini, ci sarà lo chef stellato Andrea Incerti Vezzani per raccontare, in un inconsueto duetto, “il loro erbazzone”.

Prodotto protagonista dell’evento, assieme ad altre delizie locali come i cappelletti, l’erbazzone è candidato a entrare a breve nelle grande famiglia delle DOP e IGP della Regione.

Il saluto dell'assessore regionale Mammi

E’ la torta per eccellenza dei reggiani, la merenda che ci accompagna fin da bambini e ci ricorda tanti momenti in famiglia e di festaha detto l’assessore regionale Alessio MammiE’ anche un piatto di grande eccellenza, molto amato anche fuori dai confini provinciali. E’ per questa ragione che abbiamo pensato di intraprendere il percorso perché possa acquisire la denominazione IGP a tutela del prodotto, con un proprio disciplinare produttivo. I nostri prodotti DOP e IGP sono buoni, sicuri e di qualità, e racchiudono la storia delle nostre comunità; il cibo per gli emiliano romagnoli è prima di tutto cultura, capacità di garantire come tradizione le grandi innovazioni del passato. La cultura della tavola appartiene a tutti i territori della nostra regione. Ma il cibo è anche economia, con un export agroalimentare che è la seconda voce regionale dopo la meccanica, prodotti amati e venduti in tutto il mondo, reddito alle nostre imprese e posti di lavoro. E’ un patrimonio da preservare e garantire e ci auguriamo che anche l’erbazzone possa essere al più presto il nuovo componente della grande famiglia delle 44 DOP e IGP dell’Emilia-Romagna". 

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