Reggio Emilia

Torna “Finalmente domenica” con al centro la causa delle donne iraniane

Ospiti Emanuele Trevi, Luciano Manicardi e Claudia Mazzuccato

Torna “Finalmente domenica” con al centro la causa delle donne iraniane

Finalmente Domenica, la rassegna di incontri con scrittori, storici, filosofi a cura della Fondazione I Teatri riparte domenica 21 settembre 2025 (ore 11.00 Sala Specchi del Teatro Municipale Valli) con Emanuele Trevi, Luciano Manicardi e Claudia Mazzucato e il loro Lolita, Teheran e noi. Appuntamento in collaborazione con l’Associazione Mondinsieme.

Torna “Finalmente domenica”

REGGIO EMILIA – Esattamente vent’anni fa, la scrittrice iraniana Azar Nafisi pubblicava Leggere Lolita a Teheran, divenuto ben presto un best-seller internazionale. Il libro racconta di un seminario clandestino che l’autrice aveva tenuto nel salotto di casa con sette sue studentesse, per leggere e discutere di opere letterarie occidentali, tra cui Lolita di Nabokov. Fu facile per quelle ragazze identificarsi con la protagonista che aveva subito la confisca della propria vita e intimità: la stessa sorte da loro patita per mano del regime instaurato da Khomeini nel 1979.

Giovani donne iraniane

Grazie a quel seminario e alla forza trasformante della letteratura, impararono a maturare piena consapevolezza della propria dignità, a intravedere una strategia di sopravvivenza, se non di resistenza vera e propria. Il racconto della Nafisi risuona oggi più che mai attuale: quello stesso regime sta soffocando nel sangue la rivolta delle giovani iraniane non più disposte a che altri, maschi islamici, decidano della loro vita e dei loro corpi.

Vita reale

Lolita di Nabokov e Leggere Lolita a Teheran ispirano i contributi raccolti in questo libro, che affrontano i due testi esplorandone le dimensioni letterarie, giuridiche, politiche o inerenti alle dinamiche dell’abuso e della manipolazione. E ci interpellano a farci, come le ragazze di quel seminario, lettori e interpreti non solo della pagina scritta, ma della vita reale. Perché la grande letteratura, quando impatta l’esistenza, è capace di effetti imprevedibili, può illuminare la coscienza, mobilitare energie, ispirare azioni, in Iran come altrove nel mondo, dove si gioca l’oggi delle donne e anche degli uomini, così urgentemente chiamati in causa.