Le modifiche d’orario introdotte da SETA a Modena e Reggio Emilia per l’inizio dell’anno scolastico hanno prodotto l’occasione per rispolverare il tema dell’aumento delle tariffe. Una richiesta che il gestore avrebbe consegnato da tempo ai Sindaci dei Comuni interessati. Lo scrive in una nota Federconsumatori
Federconsumatori: netto no all’aumento dei biglietti
REGGIO EMILIA – Una richiesta che non può che far infuriare gli utenti – prosegue l’Associazione dei consumatori – alle prese da circa due anni con un servizio ridotto erogato da SETA, con continue soppressioni di corse per carenze di autisti. Una emergenza che i vertici dell’azienda non hanno saputo prevedere né tanto meno risolvere, tant’è che il problema persiste ancora oggi.
Responsabilità
Lo stato di crisi del trasporto pubblico nei territori dove opera SETA deve richiamare alle loro responsabilità tutte le parti in causa, dallo stesso gestore agli enti pubblici committenti del servizio, alle agenzie della mobilità; tutti soggetti che evidentemente hanno sottovalutato il problema.
Percorso chiaro
La proposta di aumento delle tariffe doveva seguire un percorso chiaro e trasparente nei confronti dell’utenza, che ora potrebbe essere chiamata a pagare un conto indigesto. Federconsumatori è nettamente contraria a ipotesi d’aumento dei biglietti, specie a fronte di condizioni di mancato rispetto del programma di servizio, dove il gestore rivendica la facoltà di sopprimere servizi e di applicare aumenti delle tariffe.