L'esposizione

Una mostra per raccontare il dramma dei profughi

Le immagini sono di Giulio Piscitelli, Gabriele Micalizzi, Dario Bosio, Davide Preti, Francesco De Scisciolo e Giorgio Dirindin

Una mostra per raccontare il dramma dei profughi
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Dal 1 al 24 settembre, al Palazzo dei Musei di Reggio Emilia sarà possibile visitare la mostra “COME ONDE DEL MARE. INCONTRI SENZA CONFINI”. La mostra è organizzata da EMERGENCY in occasione della terza edizione del Festival dell’associazione fondata da Gino Strada, che si terrà a Reggio Emilia dal 1 al 3 settembre e che quest’anno avrà come tema cardine “il confine”.

I fenomeni migratori con il Festival di Emergency

REGGIO EMILIA - I fenomeni migratori sono inarrestabili, come le onde. Ci spostiamo, da sempre, come le correnti marine. Siamo esseri animati dal desiderio e dalla necessità di avere una vita migliore, vivere in un Paese che garantisca diritti, dignità, libertà. Un luogo dove sogni, aspirazioni, inclinazioni siano riconosciuti e curati.

I movimenti delle persone e dei popoli sono parte della storia dell’umanità. Non ci sono confini in grado di fermarli. E sono senza barriere anche gli incontri che le donne e gli uomini di EMERGENCY compiono in mare. Corpi che si toccano, sguardi che si riconoscono. Abbracci, pianti, sorrisi. L’incontro con le persone che soccorriamo in mezzo al mare ci porta all’essenza del nostro lavoro: aiutare chi ha bisogno.

Cosa racconta la mostra

La mostra racconta attraverso immagini, suoni e parole il lavoro di EMERGENCY nel Mediterraneo centrale, una delle rotte migratorie più pericolose al mondo, dove secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) sono oltre 22 mila le persone morte o disperse dal 2014. Una media di dieci persone al giorno. Una strage silenziosa contro cui EMERGENCY chiede una missione europea di ricerca e soccorso che tuteli la vita delle persone che attraversano il Mediterraneo e vie legali e sicure di accesso all’Europa.

In mare dal dicembre del 2022, in dieci missioni, la Life Support di EMERGENCY ha tratto in salvo 943 persone. Ognuna di esse ha portato all’interno della nave la sua storia personale e le sue speranze.

Non solo foto, ma anche video

Attraverso l’utilizzo di fotografie, video, suoni, testimonianze e visori 360°, è stato creato un percorso immersivo per offrire al visitatore un’esperienza completa che faccia comprendere cosa succede durante i salvataggi in mare, dal punto di vista delle persone soccorse e di chi soccorre. Il percorso si articolerà attraverso le immagini di Giulio Piscitelli, Gabriele Micalizzi, Dario Bosio, Davide Preti, Francesco De Scisciolo e Giorgio Dirindin, i fotografi saliti a bordo negli scorsi mesi. L’allestimento è stato curato e ideato da The Buss.

La mostra sarà aperta al pubblico dall’1 al 24 settembre 2023 tutti i venerdì, sabato, domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Ingresso gratuito.

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