Una "Supercultura" con 14 organizzazioni reggiane
E' l’esito di un anno di lavoro per un accordo di partenariato con cui le associazioni si impegnano ad affermare un nuovo ruolo della cultura con impatto sociale e civico in città
REGGIO EMILIA - Supercultura è il nome che identifica una rete di 14 associazioni a vocazione culturale che, dopo un percorso di co-progettazione insieme alle istituzioni pubbliche di Reggio Emilia premiato dal bando Partecipazione della Regione Emilia-Romagna, che si apre alla città come comunità culturale collaborativa.
Un anno di lavoro
L’esito di un anno di lavoro è un accordo di partenariato – siglato nella serata di martedì 7 novembre 2023 al Laboratorio Aperto dei Chiostri di San Pietro alla presenza di istituzioni e stakeholder – con cui le associazioni, il Comune di Reggio Emilia, il Consorzio Quarantacinque, la Fondazione Palazzo Magnani, l’Azienda Casa e OpenBox si impegnano ad affermare un nuovo ruolo della cultura con impatto sociale e civico in città e a dare un contributo alle policy culturali e di sviluppo territoriale attraverso progetti, pratiche e momenti di discussione pubblica.
L’obiettivo è rafforzare la visione di una città accogliente e propositiva verso la creazione e la diffusione dell'offerta culturale e creativa nello spazio pubblico, da vivere come un "palcoscenico permanente”.
Un accordo di comunità
L’accordo di comunità collaborativa intende valorizzare i progetti e le pratiche artistiche e culturali capaci di entrare in relazione con i contesti urbani e trasformarli, rafforzare la coscienza dei luoghi e il senso di appartenenza, coinvolgere le comunità locali come partner e alleati nella co-produzione delle proposte.
Si impegnano
In quest’ottica i firmatari si impegnano a realizzare nello spazio pubblico, attraverso nuove forme di co-progettazione e di gestione dei beni comuni, azioni culturali a vocazione educativa e di welfare, assumendo criteri e indicatori comuni per misurarne l'impatto sociale. Insieme alla pubblica amministrazione, alle comunità e agli stakeholder, i sottoscrittori dell’accordo saranno chiamati a collaborare alla creazione, rigenerazione e risignificazione di spazi a vocazione culturale, proponendo pratiche aggregative che diano valore alle relazioni tra la comunità e il territorio. Attività che siano anche sostenibili da un punto di vista ambientale, economico e sociale grazie alla condivisione, al mutualismo e alle dinamiche di sharing, rafforzate dall’utilizzo della piattaforma digitale collaborativa Hamlet, sviluppata da OpenBox con l’Università di Modena e Reggio Emilia per potenziare il dialogo, il confronto e lo scambio tra i componenti della rete.
La prossima estate ai Chiostri di San Pietro
Il primo intervento della rete Supercultura rivolto alla città sarà la prossima estate ai Chiostri di San Pietro dove, grazie alla sinergia Fondazione Palazzo Magnani e Consorzio Quarantacinque, le associazioni saranno chiamate dal Comune a co-progettare una proposta culturale coerente con le linee di indirizzo in termini di innovazione sociale, sostenibilità, relazioni con la città e costruzione di reti, che abiterà gli ambienti dei Chiostri trovando successivamente una declinazione nello spazio urbano, con l’obiettivo di rafforzare la programmazione culturale nei quartieri attraverso il confronto con il Servizio Partecipazione del Comune di Reggio Emilia.
Un’opportunità per realizzare progetti di welfare culturale con impatto sociale e civico, promuovere la cultura dello spazio pubblico come spazio inclusivo, risignificare i luoghi e facilitare la produzione culturale come strumento di identità ed espressione delle comunità.