REGGIO EMILIA

A fuoco un'auto in zona Alta Velocità: l'incendio è doloso

A Scandiano arrestato 40enne per i reati di truffa, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale

A fuoco un'auto in zona Alta Velocità: l'incendio è doloso
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Un'auto è andata a fuoco in zona Alta Velocità: l'incendio pare essere quasi certamente di origine dolosa. A Scandiano è stato arrestato un quarantenne per violenza sessuale, e non solo.

A fuoco un'auto in zona Alta Velocità

REGGIO EMILIA - Un'auto completamente avvolta dalle fiamme e lasciata abbandonata in un campo. E' quanto hanno potuto constatare i vigili del fuoco di Reggio Emilia nella mattinata di oggi, venerdì 19 aprile 2024, verso le ore 5. L'allarme era scattato nei pressi di via Trattati di Roma, a poca distanza dalla stazione dei treni dell'Alta velocità.

L'incendio è doloso

Pochi dubbi che le fiamme siano dolose. Sulla vicenda indagano gli agenti della Polizia di Stato.

Arrestato quarantenne per violenza sessuale

SCANDIANO - Dagli anni 2011 al 2017 si è reso responsabile nelle province di Roma e Palermo dei reati truffa, maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e violenza sessuale, venendo riconosciuto colpevole dal competente Tribunale che l’ha giudicato.

Quattro anni di reclusione

Essendo divenute esecutive le condanne l’uomo, un 40enne, domiciliato a Scandiano, dovrà scontare una pena complessiva pari a 4 anni di reclusione oltre al pagamento della multa di euro 90 e le pene accessorie dell’interdizione dai pubblici uffici per anni 5, interdizione dall'ufficio dì tutore perpetua, interdizione dai pubblici uffici perpetua, interdizione dall'Ufficio di curatore perpetua.

Ora risiede a Scandiano

Per questi motivi, l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, nel cui comprensorio è divenuta esecutiva per ultima una delle tre condanne, ha emesso un provvedimento restrittivo di cumulo pene che è stato eseguito dai Carabinieri della Tenenza di Scandiano, nel cui comune l’uomo è domiciliato.

Nel pomeriggio di giovedì 18 aprile i militari l’hanno tratto in arresto conducendolo nel carcere di Reggio Emilia per l’espiazione della pena. A carico del 40enne pendevano tre sentenze di condanna.

 

 

 

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