Ancora un rinvio in Pakistan per l'estradizione del padre di Saman. La nuova scusa? I festeggiamenti dell'Eid

Nuovo rinvio in Pakistan per l'estradizione del padre di Saman, la 18enne pakistana uccisa a Novellara e poi seppellita in un casolare, accusato di aver ucciso insieme ad altri familiari la figlia che si era ribellata a un matrimonio combinato.

Ancora un rinvio in Pakistan per l'estradizione del padre di Saman

REGGIO EMILIA - Nessuna tregua per la povera Saman. In Pakistan, la decisione sull'estradizione del padre Shabbar Abbas, arrestato nel suo paese d'origine per motivi estranei al delitto, rimane ancora una volta in sospeso.

Ieri, a Islamabad, si doveva prendere una decisione in merito, ma sembra che il cancelliere del giudice abbia riferito che, per motivi amministrativi non specificati, comprensibili anche alla luce delle imminenti festività religiose dell'Eid (la festa islamica del sacrificio), non è stato possibile depositare il rapporto giurisdizionale riguardante l'estradizione di Abbas. Di conseguenza, è stata fissata la data del 4 luglio come termine entro il quale il parere sull'estradizione dovrebbe essere presentato.

Il commento del legale di Saman sul rinvio

Barbara Iannuccelli, legale della povera Saman, ha commentato con un post su Facebook l'aggiornamento:

"Pensano di prenderci per stanchezza.
Ma sbagliano.
Questo processo è fatto di ore e ore di udienza in cui la soglia di attenzione deve rimanere identica dal primo all'ultimo minuto.
Una unica immagine -guida: Saman sul lettino dell'obitorio.
Nessuno cede e nessuno molla e sono circondata da colleghi straordinari:ognuno nel suo ruolo,certo,ma tutti guerrieri.
Anche i testimoni non hanno fino ad oggi arretrato di un passo.
Oggi la decisione sull'estradizione...poi lo Stato Pakistano.
Saman cercava amore,attenzione e cura.
Peccato la tempistica sbagliata.
Ma ci sono altre ragazze da salvare e nulla potrà impedire a questa vicenda di espandere nel mondo tutta la sua forza propulsiva
Io ci sono."