Campegine

Arrestati i due autori della rapina alla tabaccheria di Caprara

Al fermo delle due persone si è giunti grazie ad una fattiva collaborazione di squadra tra Volanti di Reggio Emilia, Questura di Parma e Carabinieri di Guastalla

Arrestati i due autori della rapina alla tabaccheria di Caprara
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Sono stati arrestate due persone per una rapina in una tabaccheria.

Rapina alla tabaccheria di Caprara

CAMPEGINE - Nella mattina di mercoledì 24 gennaio 2024, alle ore 10 circa due soggetti, entrambi con volto travisato, sono entrati in una tabaccheria di Caprara, frazione di Campegine e, minacciando la proprietaria con una pistola puntata alla faccia si sono fatti consegnare tutto il denaro presente in cassa, per circa 5000 euro, per poi darsi alla fuga a bordo di un’auto Citroën di colore grigio.

Una segnalazione

I militari della stazione Carabinieri di Castelnovo Sotto, intervenuti sul posto, hanno acquisito la denuncia della proprietaria e hanno diramato la segnalazione dell’auto in fuga alle altre Forze di Polizia.

La Squadra Mobile di Parma

Immediatamente sono scattate le ricerche dei fuggitivi, tanto nel territorio reggiano quanto in quello parmense, con una strettissima e preziosa collaborazione tra la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri.

Nello specifico, la Squadra Mobile di Parma nell’immediatezza ha fornito alle forze dell’ordine reggiane dettagliate informazioni sulla identità dei probabili autori della rapina che, per modus operandi e aspetto, corrispondevano a soggetti già noti agli investigatori parmensi.

In via Gian Battista Vico

Durante la notte, nel corso di un ordinario servizio di controllo del territorio, operatori delle Volanti di Reggio Emilia hanno notato un’autovettura parcheggiata in via Gian Battista Vico che corrispondeva perfettamente al veicolo utilizzato per la rapina a mano armata compiuta la mattina precedente.

E' uscito un 50enne italiano

Durante le fasi di controllo dell’autovettura, risultata in seguito rubata il 23 gennaio a Fidenza, è uscito da un’abitazione adiacente un 50enne italiano, già noto con precedenti per reati contro il patrimonio e contro la persona. L’uomo, che corrispondeva perfettamente alle descrizioni fornite dalla Squadra Mobile di Parma, incalzato dalle domande degli operatori circa la sua presenza in quei luoghi non ha fornito alcuna giustificazione.

Addormentato con una pistola

Il comportamento dell’uomo, ha insospettito ancora di più gli operatori delle Volanti che hanno deciso di effettuare un controllo all’interno dell’abitazione da cui era uscito il 50enne. All’interno dell’appartamento erano presenti due donne e un 32 enne disteso prono su un letto, apparentemente addormentato, con una pistola sotto il braccio che, dopo un’attenta attività di verifica, si è appurato trattarsi di una replica in metallo non modificata senza tappo rosso del tutto analoga a quella utilizzata per la rapina.

Le chiavi dell'auto

All’interno dell’abitazione non sono state trovate ulteriori armi, ma nella disponibilità del 50enne è stata trovata la somma di circa 700 euro in banconote di piccolo e medio taglio. Mentre, nella disponibilità del 32enne, con precedenti per reati contro il patrimonio, sono stati rinvenuti circa 200 euro in banconote di piccolo e medio taglio oltre che le chiavi dell’autovettura utilizzata per la rapina. A quel punto i due soggetti sono stati immediatamente fermati dagli operatori e condotti presso la locale Questura per i necessari accertamenti.

Lavoro di sinergia

All'interno degli Uffici della Questura di Reggio personale delle Volanti, della Squadra Mobile di Parma e della Compagnia Carabinieri di Guastalla hanno lavorato sinergicamente per individuare e confermare gli indizi a carico dei presunti autori della rapina.

Tanti elementi

In particolare, la ricostruzione dei rapporti tra i due uomini e degli spostamenti degli ultimi giorni, la visione delle immagini di videosorveglianza nonché il rinvenimento della pistola scacciacani, della somma di denaro in banconote di piccolo e medio taglio e dell’auto utilizzata per la fuga ancora nella disponibilità dei due uomini, hanno consentito di costruire un quadro indiziario nei confronti dei due uomini.

In virtù dei gravi indizi recuperati, i due presunti rapinatori sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto e messi a disposizione della Procura reggiana, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci.

Una preziosa collaborazione

Anche in questo caso si è rivelata preziosissima la costante attività di cooperazione tra la Squadra Volanti di Reggio Emilia, la Squadra Mobile di Parma e la Compagnia Carabinieri di Guastalla che ha permesso di rintracciare nel minor tempo possibile i presunti autori di quest’ultima rapina compiuta a Caprara di Campegine.

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