violenza sessuale

Arrestato in Francia lo stupratore seriale del Parco delle Caprette

Le indagini sono partite a marzo. Dopo la prima denuncia i casi si sono moltiplicati

Arrestato in Francia lo stupratore seriale del Parco delle Caprette
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In Francia è stato individuato e arrestato un uomo ritenuto il presunto autore di quattro violenze sessuali avvenute nel parco del Crostolo, nell'area verde di Reggio Emilia. Grazie agli esami del DNA, è stato possibile collegare l'individuo al crimine e scoprire che era già detenuto oltre confine per reati sessuali simili. Inoltre, è sospettato di avere commesso altre due violenze sessuali in Germania.

Lo stupratore seriale del Parco delle Caprette

REGGIO EMILIA - Le indagini sulla ricerca del colpevole sono iniziate in modo silenzioso alla fine di marzo, quando è emersa la segnalazione di molestie sessuali all'interno del parco del Crostolo.

Dopo la prima denuncia, col passare dei giorni i casi di molestie si sono intensificati fino a culminare con quattro violenze sessuali, l'ultima delle quali particolarmente grave: da frasi volgari e palpeggiamenti, si è arrivati alla violenza sessuale. 

Il modus operandi sempre uguale

Nonostante le descrizioni delle vittime non coincidessero nei dettagli, si è subito pensato che si trattasse di un unico aggressore. Le autorità sono riuscite a comprendere la connessione grazie alla paura e allo shock che accompagna tali episodi.

Il modus operandi era comunque simile: l'uomo si nascondeva tra gli alberi e seguiva le donne apostrofandole con insulti volgari, fino a molestarle fisicamente.

Si presumeva che l'autore degli attacchi fosse una persona giovane, considerando la sua capacità di seminare il soccorritore che ha aiutato l'ultima vittima. Le difficoltà per le forze dell'ordine sono state numerose, a cominciare dalla vastità dell'area interessata.

Il parco del Crostolo si estende per circa 15 chilometri solo nel territorio cittadino, rendendo le operazioni di sorveglianza complesse. Inoltre, l'assenza di telecamere limitava la possibilità di identificare l'autore dei reati.

Le indagini

Per contrastare il molestatore, la prefettura ha coordinato un dispositivo che impiega agenti in borghese per sorvegliare da vicino senza attirare l'attenzione dell'aggressore. Nonostante il forte vento, la polizia provinciale ha anche utilizzato un drone per monitorare il parco in tempo reale e registrare filmati per osservazioni successive.

Al fine di garantire la sicurezza delle persone, è stata intensificata la sorveglianza nel parco.

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