Campagnola Emilia

Arrestato per tentata estorsione continuata

In concorso con altre sei persone obbligava un imprenditore a pagare interessi fino al 350 per cento

Arrestato per tentata estorsione continuata
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Un uomo di 51 anni residente a Campagnola Emilia è stato arrestato con l'accusa di tentata estorsione continuata in concorso.

Tentata estorsione

CAMPAGNOLA EMILIA - Dal 2010 al 2012, a seguito degli esiti di un’articolata attività d’indagine condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Reggio Emilia, l’odierno condannato, un uomo di 51 anni, era stato arrestato, e raggiunto da un ordine di carcerazione perché resosi responsabile in concorso con altre 7 persone di estorsione continuata in concorso.

Il fenomeno dell'usura

L’attività d’indagine, denominata “Don Matteo” ha avuto origine nel dicembre 2014 a seguito del monitoraggio svolto dall’Arma reggiana nei confronti del fenomeno dell’usura e delle potenziali vittime, anche mediante i contatti con le fondazioni ed associazioni antiracket attive in Emilia Romagna.

Fondazione anti racket

In particolare l’operazione ha visto quali protagonisti, oltre ai Carabinieri, la Fondazione Antiracket San Matteo Apostolo di Bologna che ha collaborato con l’Arma anche tramite l’organizzazione di volontariato Papa Giovanni XXIII di Reggio Emilia.

Pesanti minacce

In questo contesto è emerso come  un imprenditore reggiano  stava subendo pesantissime minacce rivolte allo stesso ed ai propri famigliari. Particolarità dell'azione delittuosa era costituita dal fatto che le vittime venivano “cedute” tra i vari gruppi criminali sia per “regolarizzare” i rapporti economici con la cessione del credito che per generare nella stessa vittima una maggior intimidazione esercitata dal gruppo criminale subentrante.

Interessi fino al 350 per cento

Le indagini in particolare hanno evidenziato senza alcun dubbio l’usura patita dall’imprenditore il quale non poteva negare la propria condizione di vittima e hanno dimostrato come fosse costretto a rivolgersi a più sodalizi usurai ed a pagare interessi con tasso tra il 180% ed il 350%, su prestiti di oltre un milione di euro, dei quali circa 200mila documentati dall’inizio dell’indagine.

Esecutiva dal 1 marzo

Si tratta di un uomo di 51 anni residente a Rio Saliceto, il quale, a seguito dell’iter processuale, con sentenza emessa in data 2 febbraio 2023 dalla Corte d’Appello di Bologna, in riforma alla sentenza emessa in data 30 marzo 2022 del tribunale Ordinario di Reggio Emilia divenuta definitiva lo scorso 1 marzo 2024 l’uomo è stato riconosciuto colpevole, e condannato a 3 anni e 7 mesi e 25 giorni in regime di detenzione carceraria, oltre il pagamento della pena pecuniaria di euro 700.

Arrestato

Per questi motivi, l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, in data 04 marzo 2024 ha emesso l'ordine di esecuzione per la carcerazione. Il provvedimento restrittivo è stato eseguito nel pomeriggio del 7 marzo dai Carabinieri della Stazione di Campagnola Emilia, nel cui comune l’uomo risiede. I militari, quindi, hanno raggiunto l’uomo presso la propria abitazione in cui si trovava, lo hanno arrestato ed hanno dato esecuzione al provvedimento accompagnando l’uomo in carcere per l’espiazione della pena.

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