Braccialetto elettronico e divieto di avvicinamento per figlio violento nei confronti della madre
Dopo aver allacciato una convivenza con una donna nella stessa abitazione della madre era diventato violento chiedendole sempre più soldi
Braccialetto elettronico e divieto di avvicinamento per figlio violento nei confronti della madre.
Braccialetto elettronico e divieto di avvicinamento per figlio violento
SCANDIANO - Da marzo del 2024 ha incominciato in maniera pressoché quotidiana a insultare e minacciare la madre vittima anche in talune circostanze di aggressioni fisiche da parte del figlio. Continue violenze fisiche e psicologiche quelle compiute dall’uomo, nei confronti della madre, a seguito delle quali, al termine delle indagini, i carabinieri in forza alla tenenza di Scandiano, a cui le vittime, nel corso di una sofferta deposizione hanno raccontato i fatti, hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci un trentacinquenne reggiano, in ordine ai reati di maltrattamenti e lesioni personali aggravate.
Allontanamento dalla casa familiare
La Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri della tenenza di Scandiano ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l'applicazione nei confronti del 35enne della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla vittima, prescrivendogli di non avvicinarsi all’abitazione della madre e ai luoghi dalla medesima frequentati mantenendo una distanza di 1000 metri e di non comunicare in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo con la persona offesa, disponendo l’applicazione del braccialetto elettronico.
Aggressione fisica
Provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito dai carabinieri della tenenza di Scandiano che hanno condotto le indagini. Dalle risultanze investigative è emerso come l’uomo, dallo scorso mese di marzo, in concomitanza con una nuova relazione sentimentale allacciata con una ragazza, nel corso della convivenza con la madre, assumeva comportamenti maltrattanti e vessatori nei suoi confronti aggredendola fisicamente, ingiuriandola e minacciandola pretendendo con fare insistente e prepotente la consegna di somme di danaro.
Un pugno al volto
Il 5 agosto colpendola con un pugno al volto le causava sanguinamento e lesioni giudicate guaribili in alcuni giorni. Gravi condotte maltrattanti quelle denunciate dalla vittima che riscontrate dai militari in forza alla tenenza di Scandiano hanno portato all’odierno provvedimento cautelare richiesto ed ottenuto dalla Procura reggiana.