Aggressione e arresto

Caos in stazione a Reggio: 30enne aggredisce l'amica con un taglierino e poi i carabinieri

I militari sono interventuti ieri mattina, giovedì 17 marzo, presso la stazione ferroviaria.

Caos in stazione a Reggio: 30enne aggredisce l'amica con un taglierino e poi i carabinieri
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Sono di minaccia aggravata, violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale le accuse mosse a un 30enne dai carabinieri di Reggio Emilia.

Arrestato trentenne in stazione: aggredisce l'amica e si oppone ai carabinieri

REGGIO EMILIA -  Sono stati momenti altamente concitati quelli verificatisi alle prime ore di ieri mattina, giovedì 17 marzo 2022, nei pressi della stazione ferroviaria di Reggio Emilia. Due le aggressioni denunciate dalla vittima. Nella prima, un 30enne, dopo aver avuto una forte discussione con un'amica, ha cercato di colpirla con la lama di un taglierino, lacerandole i pantaloni ma senza fortunatamente ferirla, e ha gettato a terra il cellulare della vittima, mandandolo in frantumi il vetro. Dopo la seconda lite, si è poi scagliato contro i militari, intervenuti per sedare l'aggressione.

L'arresto e le accuse

L’uomo ha opposto una forte resistenza, tentando di colpire con gomitate, testate e morsi le Forze dell'Ordine, prima di essere immobilizzato. Per queste ragioni, i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Reggio Emilia hanno arrestato il 30enne, residente in città, con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. All'uomo i carabinieri hanno anche contestato il reato di minaccia aggravata e violenza privata nei confronti della donna.

Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, la prima aggressione si era consumata nella notte: l’uomo, a seguito di questa prima lite con l’amica, in cui aveva tagliato i pantaloni alla vittima e gettato a terra il cellulare, si era poi calmato e aveva promesso di ripagarla per il danno arrecato. I due avevano consumato la colazione insieme ma, alle richieste di risarcimento da parte della vittima, l'uomo era tornato a dare in escandescenza, e solo allora l'amica era riuscita a chiamare il 112. Da lì è scaturita l'aggressione ai danni dei militari.

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