Cerca incontri hot sul web: giovane 25enne rimane vittima di una estorsione prima di rivolgersi ai carabinieri
I militari sono riusciti ad individuare la responsabile dell'estorsione: si tratta di una giovane napoletana che si spacciava come la donna di un boss mafioso sul numero WhatsApp della vittima
Si affaccia anche nel reggiano la tecnica cosiddetta del "boss delle escort", così come è stata ribattezzata per le sue specifiche caratteristiche dal un sito online romano che qualche anno fa aveva lanciato l'allarme sulla vicenda.
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REGGIO EMILIA - L’inganno, orchestrato ai danni di uomini alla ricerca di incontri hot sul web, viene a delinearsi seguendo uno schema decisamente collaudato. Spacciandosi per il "boss delle escort" o "il capo degli assassini" e talvolta millantando l'affiliazione ai clan mafiosi contatta le proprie vittime tramite WhatsApp con lo scopo di estorcere loro del denaro.
Ha pagato 1500 euro poi ha detto basta
Così è accaduto nello scorso mese di marzo 2024 in un comune della bassa reggiana dove un 25enne reggiano dopo aver aderito alla richiesta estorsiva pagando 1.500 euro alla seconda richiesta di danaro ha deciso di rivolgersi ai carabinieri della stazione di Castelnovo Sotto denunciando quanto gli stava accadendo.
La presunta responsabile
I Carabinieri della Stazione di Castelnovo Sotto, al termine di una articolata e complessa attività investigativa, hanno identificato la presunta responsabile della condotta delittuosa ora finita nei guai.
Per questi motivi, i carabinieri della stazione di Castelnovo Sotto, nella bassa reggiana, con l’accusa di estorsione hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, una 25enne residente nel napoletano.
Nuove indagini
Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire le valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.