Colpisce la tabaccaia in testa con una pistola e scappa con il bottino
Una rapina violenta (l'ennesima) per rubare poche decine di euro... Ma c'è una svolta: le Forze dell'ordine hanno fermato due soggetti e ritengono che siano i responsabili della razzia alla tabaccheria (e anche ad altri esercizi commerciali)
Due rapine in un mese. L'ultima, in ordine di tempo, estremamente violenta, terminata con un'aggressione da parte del rapinatore solitario ai danni della titolare, colpita alla testa con il calcio della pistola. Ora, però, grazie a un'indagine lampo, il responsabile della razzia e della violenza è stato assicurato alla giustizia. E insieme a lui pure il complice...
Colpisce la tabaccaia in testa con una pistola e scappa
E' stata colpita alla testa con il calcio di una pistola. E poi, da quel momento in avanti, l'esercizio commerciale di viale Regina Elena a Reggio è rimasto tutto "nelle mani" del rapinatore. Che ha razziato quanto possibile (fortunatamente ben poca roba) prima di far perdere le tracce. O meglio, questo è quello che deve aver pensato il rapinatore. Perché in realtà di segni ne ha lasciati. E anche molto ben visibili.
Tanto che oggi la Questura ha reso noto il fermo di due indiziati, un 23enne e un 41enne, uno trovato in possesso della replica di una pistola semiautomatica, presumibilmente quella usata per intimidire e colpire la vittima dell'aggressione. Per i titolari della tabaccheria "Rivendita 74", insomma, la notizia del fermo è una vera e propria boccata d'ossigeno dopo ore di angoscia.
Inizialmente, infatti, i responsabili del punto vendita, stremati dalla situazione (era già la seconda rapina in poco tempo) avevano pensato di lasciare l'attività. Sembra che i due soggetti fermati dalle Forze dell'ordine avessero messo a segno altri colpi in zona.
Il precedente: la tabaccaia prende a calci il rapinatore
Solo un mese fa era balzata agli onori della cronaca per il suo coraggio. La titolare della tabaccheria di viale Regina Elena, infatti, in quell'occasione aveva reagito al tentativo di rapina. E aveva messo in fuga il bandito a suon di calci. L'uomo era riuscito a rubare circa 150 euro, ma poi era stato costretto a fuggire dalla furia della responsabile del punto vendita.
Anche nel 2016, secondo quanto si apprende, il negozio era finito nel mirino di un rapinatore. E anche in quell'occasione la donna aveva difeso la propria attività dall'incursione del rapinatore. Tanto che ormai, un po' per tutti, più che con il suo nome di battesimo, la titolare Paola Ceccardi si è guadagnata l'appellativo di Wonder Woman.
Un modo sicuramente divertente di definire il coraggio e la forza di una donna, sempre pronta a mettere a rischio la propria vita pur di salvaguardare la propria attività. Ma che non può far distogliere l'attenzione da un problema di sicurezza che nella zona, evidentemente, è decisamente percepito come reale.