Reggio Emilia

Coppia di anziani derubata da falso poliziotto e da falso addetto dell'acqua

Hanno derubato alla coppia diversi monili in oro ed un costoso orologio. I Carabinieri invitano a non aprire agli estranei e chiamare sempre il 112

Coppia di anziani derubata da falso poliziotto e da falso addetto dell'acqua
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Ancora un nuovo caso di anziani che sono stati truffati da un falso agente della Polizia di Stato e da un addetto dell'acqua.

Coppia di anziani derubata

REGGIO EMILIA - Nonostante l’incessante campagna antitruffa, che ha visto di recente scendere in campo a difesa degli anziani anche l’attore Lino Banfi, testimonial dell’Arma nell’attività preventiva ed  i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – non si fermano i truffatori che con pretestuose richieste o controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi.

Alle undici di mattina

Proprio questo è accaduto nel centro di Reggio Emilia, lunedì 15 luglio 2024  intorno alle ore 11.00, quando due uomini hanno suonato  al citofono di casa di una coppia di anziani di 75 anni, presentandosi, uno, come agente della polizia di stato, e l’altro come un operatore dell’acqua, i quali hanno sostenuto di  dover effettuare pretestuosi controlli hanno carpito la fiducia degli anziani che li hanno fatti entrare in casa.

Con l'inganno

I due uomini entrati con l’inganno hanno distratto  i due anziani riuscendo ad impossessarsi di vari monili in oro e di un costoso orologio, per poi darsi alla fuga e dileguarsi alla svelta. Quindi l’allarme al 112 dei carabinieri che oltre a intervenire sul posto per le constatazioni di legge hanno scatenato una vera e propria caccia agli uomini, che al momento però non ha dato esito positivo.

La campagna "Non aprite quella porta"

Fermo restando gli sviluppi investigativi su questa vicenda l’episodio  conferma la necessità di continuare nell’opera di sensibilizzazione rilanciando la campagna “Non aprite quella porta” rivolta agli anziani ricordano loro i consigli che possono, se seguiti, sicuramente aiutare a non "restare vittime” di questi malviventi:

  • non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa. Diffidare degli estranei soprattutto se siete soli in casa;
    non mandare i bambini ad aprire la porta;
  • prima di aprire la porta, controllare dallo spioncino e, se si ha di fronte uno sconosciuto aprire con la catenella attaccata;
    in caso di consegna di lettere, pacchi o qualsiasi altra cosa, chiedere che vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino;
  • prima di far entrare estranei, accertarsi della sua identità ed eventualmente farsi mostrare il tesserino di riconoscimento. Prima di farlo entrare comunque telefonate all'ufficio di zona dell'Ente per verificare la veridicità dei controlli da effettuare. Attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dagli interessati perché dall'altra parte potrebbe esserci un complice;
    tenere a disposizione, accanto al telefono, un'agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, Acea, etc.) così da averli a portata di mano in caso di necessità;
  • non dare soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di Enti pubblici o privati di vario tipo. Utilizzando i bollettini postali avrete un sicuro riscontro del pagamento effettuato;
  • mostrare cautela nell'acquisto di merce venduta porta a porta;
    se inavvertitamente si apre la porta ad uno sconosciuto non perdere la calma. Invitarlo ad uscire dirigendovi con decisione verso la porta.
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