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Creano terrore tra gli imprenditori agricoli mantovani: coinvolto anche un cittadino di Boretto

Si tratta di pastori che con i loro greggi hanno invaso terreni altrui sotto minaccia

Creano terrore tra gli imprenditori agricoli mantovani: coinvolto anche un cittadino di Boretto
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Sequestrate armi e anche della sostanza stupefacente.

Creano terrore tra gli imprenditori agricoli

BORETTO - “Sono di Camporeale, vicino a Corleone”. Con questa frase il 48nne arrestato dai carabinieri di Mantova lo scorso martedì 4 febbraio 2025, si sarebbe presentato agli imprenditori agricoli della bassa mantovana, ai quali avrebbe posto in essere minacce e violenze, sarebbero stati obbligati a tollerare incursioni di greggi di ovini sui loro terreni, patendo gravi danni alle colture, oltre che nocumento alle condizioni economico-finanziarie delle proprie aziende. La prostrazione psicologica degli imprenditori agricoli avrebbe loro impedito di denunciare i fatti per paura di violenze e ritorsioni.

Perquisizioni personali e domiciliari

Oltre alla misura cautelare eseguita dai Carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Mantova, coadiuvati dalle componenti di varie specialità dell’Arma, nella giornata del 4 febbraio sono state eseguite delle perquisizioni personali e domiciliari delegate nei confronti di cinque indagati.

Armi e droga

Un 35enne residente a Boretto, nel Reggiano, è staso trovato in possesso di 3,4 grammi di hashish e di circa 3 grammi di marijuana. Lo stesso è stato segnalato alla Prefettura di Reggio Emilia quale assuntore di sostanze stupefacenti.

La perquisizione eseguita a carico di un  36enne di Magnacavallo in provincia di Mantova ha permesso ai carabinieri di rinvenire e sequestrare una carabina ad aria compressa, oggetto di furto nel 2012 nella provincia di Milano. Per tale motivo il soggetto è stato denunciato per ricettazione.

Maxi sequestro anche a carico del pastore

A carico del pastore arrestato è andato a il maxi sequestro finalizzato alla confisca di tutta l'azienda, costituita di beni mobili ed immobili impiegati dallo stesso per l’esercizio dell’attività pastorizia nelle province di Mantova e Reggio Emilia. Sotto sequestro sono così finiti ponendo  due edifici adibiti a stalle, due capannoni, una roulotte, ben 2mila e 700 capi di ovocaprini, quattro trattori agricoli, due autocarri, un furgone, un escavatore e del denaro contante rinvenuto nella disponibilità dell’arrestato

I militari, inoltre, hanno rinvenuto e sequestrato nell’abitazione del soggetto arrestato due pistole scacciacani non denunciate.

Al lavoro come irregolari

Altri tre lavoratori senza contratto (due irregolari). Inoltre è stata accertata la presenza di ulteriori tre dipendenti stranieri non contrattualizzati, due dei quali irregolari sul territorio nazionale italiano.

Per tale motivo l’arrestato è stato denunciato per lavoro nero e per l’impiego di manodopera clandestina, oltre alla detenzione di armi comuni da sparo.

Ulteriori indagini

Il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari, e l’eventuale colpevolezza degli interessati dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.

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