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Da Siracusa a Scandiano per la "truffa dello specchietto": denunciato un 29enne

Il malvivente stava costringendo la vittima, un'anziana di 83 anni, ad un risarcimento di 500 euro

Da Siracusa a Scandiano per la "truffa dello specchietto": denunciato un 29enne
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Dalla provincia di Siracusa a quella reggiana per compiere la truffa dello specchietto, ovvero per spillare dai 100 ai 500 euro a colpo a ingenui automobilisti. Per questo motivo un 29enne siracusano è stato denunciato con l’accusa di truffa.

Da Siracusa a Scandiano per la "truffa dello specchietto"

SCANDIANO - Il trucco è sempre lo stesso e viene architettato in una strada stretta o in un parcheggio. Individuata l’auto e la preda, generalmente anziani, il truffatore rincorre la vittima fino a fermarla accusandola di avergli rotto lo specchietto o ammaccato l’auto forte del fatto di aver simulato poco prima un rumore con il lancio di un oggetto sulla fiancata dell’auto della vittima.

È quanto accaduto a Scandiano dove i carabinieri della locale stazione, forti delle indicazioni fornite dalla vittima, una pensionata di 83 anni, che a titolo di risarcimento avrebbe dovuto pagare 500 euro al truffatore, hanno identificato il presunto responsabile malvivente in un 29enne siciliano, che è stato per l’appunto denunciato.

Tradito dalle telecamere della sorveglianza

Ad incastrarlo le telecamere del sistema di videosorveglianza del paese che hanno consentito di individuare l’auto usata dal truffatore e la stessa vittima che in apposita seduta di individuazione ha riconosciuto nell’odierno indagato il responsabile del raggiro. L’uomo, con precedenti specifici, sarà inoltre proposto per il foglio di via obbligatorio dal comune di Scandiano per tre anni.

Le raccomandazioni dei Carabinieri

L’occasione è favorevole per i Carabinieri del comando Provinciale di Reggio Emilia per ribadire alcuni consigli per non cascare, come avvenuto a Scandiano, nella truffa dello specchietto. Quando si viene accusati di aver toccato un’altra auto è importante chiedere subito la compilazione del Cid (modello di constatazione amichevole dell’incidente stradale). A questo punto, con la scusa che va di fretta il truffatore chiede di pagargli il danno cash. Bisogna opporsi e chiamare, come ha fatto l’odierna vittima, subito il 112 dei Carabinieri.

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