Disordini e aggressioni ai Chioschi di San Pietro, arrestati due membri del gruppo "Casa Base"
Dalle indagini è emerso che il 25enne aveva precedenti per rapina, mentre il 19enne era stato già denunciato a gennaio scorso per un video pubblicato dalla baby gang su YouTube.
REGGIO EMILIA - La polizia ha arrestato due ragazzi, rispettivamente di 19 e 25 anni, membri della baby gang "Casa Base" e presunti indagati per una rapina effettuata lo scorso 28 luglio nel centro di Reggio Emilia.
Disordini e aggressioni ai Chioschi di San Pietro
Il 28 luglio il gruppo stava incendiando delle carta nel retro dei Chioschi di San Pietro, area in cui si erano già verificati episodi simili. La baby gang, infatti, è piuttosto famosa sui social e si è auto-battezzata come "Casa Base" ed era da tempo nel mirino della Polizia per la segnalazione diversi disordini avvenuti nella zona dei Chioschi, molto frequentata d'estate e, di conseguenza, costantemente sotto controllo. Due persone hanno notato il comportamento poco consono dei due ragazzi e, invitandoli a smettere senza risultati, hanno deciso di riprenderli con il cellulare. A quel punto, per evitare di essere ripresi, i due ragazzi hanno aggredito la persona con in mano il cellulare, buttandolo per terra e rubandogli il dispositivo. La Polizia è riuscita ad identificare i due ragazzi grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza.
Il video diventato virale
Dalle indagini è emerso che il 25enne aveva precedenti per rapina, mentre il 19enne era stato già denunciato a gennaio scorso per un video pubblicato dalla baby gang su YouTube, in cui costringeva un esercente ad interrompere la propria attività e ad un autobus di continuare la propria corsa. Nel video si ritrae un gruppo di ragazzi con abbigliamento e atteggiamento tipico delle baby gang, con tanto di offese e canti di ribellione contro il sistema, l'irruzione al minimarket, lo stop dell'autobus, gli atti vandalici... tutte azioni che hanno fatto guadagnare al gruppetto una sfilza infinita di denunce e sanzioni.
La Polizia Locale, infatti, ha emesso 13 sanzioni amministrative per violazioni della normativa anti Covid. E ancora, la Procura delle Repubblica ha emanato altri 10 denunce per violenza privata, interruzione di pubblico servizio, ed è stato intrapreso il procedimento per arrivare ell’emanazione di un possibile Daspo urbano nei confronti di quattro soggetti presenti all’interno del video.