Scandiano

Divieto di avvicinamento e di permanenza in Emilia Romagna per marito violento

Il provvedimento è stato preso a causa delle continue violazioni portate a termine dall'uomo

Divieto di avvicinamento e di permanenza in Emilia Romagna per marito violento
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Dal 4 maggio 2024, era sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento all’ex compagna nel Comune di Scandiano. Si tratta di un uomo di 53 anni, che non ha mai accettato la decisione della vittima di interrompere la loro relazione, iniziando a manifestare un atteggiamento ossessivo e controllante nei confronti della stessa, assumendo condotte minacciose e persecutorie.

Divieto di avvicinamento e di permanenza per marito violento

SCANDIANO - Ogni volta che la incontrava, la tempestava di insulti e la minacciava di morte con cadenza quasi quotidiana con espressioni del tipo "io ti uccido, ti faccio prendere fuoco a te con tutta la macchina", interferendo nella sua vita con comportamenti petulanti e assillanti.

Gravi condotte persecutorie quelle compute dall’uomo nei confronti dell’ex compagna a seguito dei quali, al termine delle indagini, i carabinieri della tenenza di Scandiano a cui la donna nel corso di una lunga deposizione ha raccontato i fatti, hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci un 53enne abitante in un comune del comprensorio ceramico in ordine al reato di atti persecutori.

Divieto di avvicinamento

La Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri della Tenenza di Scandiano ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l'applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare divieto di avvicinamento alla vittima, prescrivendogli di non avvicinarsi all’abitazione della donna e ai luoghi dalla medesima frequentati, mantenendo una distanza di 2000 metri e di non comunicare con qualsiasi mezzo e in qualsiasi modo con la persona offesa disponendo l’applicazione del braccialetto elettronico. Provvedimento di natura cautelare che agli inizi del mese di maggio scorso è stato eseguito dai carabinieri scandianesi.

Violato più volte

A distanza di più di 4 mesi, il 53enne, però, in diverse occasioni, ha violato la misura imposta, avvicinandosi senza motivo alla persona offesa, fino all’ultimo episodio, in cui nella notte dell’11 settembre, intorno alle 5.00 l’operatore del 112 informava la pattuglia dei carabinieri di Scandiano della presenza del 53enne a poche decine di metri dall’abitazione dell’ex, ciò in ragione a quanto rilevato dal braccialetto elettronico.

Inutile fuga

I militari scandianesi si portavano immediatamente sul posto rimanendo in costante contatto con gli operatori della centrale operativa, che nel frattempo seguendo il segnale gps dl braccialetto informavano gli operanti degli spostamenti dell’uomo, riuscendo quindi a individuarlo. L’uomo alla vista dei militari fuggiva venendo però rincorso e bloccato dai carabinieri che alla luce della flagranza di reato lo arrestavano, trovandolo per di più in possesso di un cavatappi multiuso con lama che occultava nello zaino. Gravi condotte, che hanno portato ad un aggravamento dell’attuale misura.

Divieto di dimora in tutta la Regione

La Procura reggiana il 13 settembre scorso, condividendo con le risultanze investigative dei carabinieri scandianesi ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’ordinanza di aggravamento della misura cautelare. Applicando, cumulativamente alla misura del divieto di avvicinamento, e dell’allontanamento dalla casa familiare, la misura cautelare del divieto di dimora nel territorio di tutti i comuni della regione Emilia Romagna, imponendo al 53enne il divieto di dimorare nel territorio dei predetti comuni e di accedervi senza l’autorizzazione del Giudice. Ieri i carabinieri della Tenenza di Scandiano, dopo aver ricevuto il provvedimento, vi davano esecuzione.

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