Femminicidio a Correggio: l'ho strangolata
La probabile vittima è Daniela Luminita Cuman, 48 enne di origine rumena. Il suo corpo senza vita è stato trovato a Prato di Correggio

Un 44enne modenese, Peter Pancaldi, residente a Sassuolo, è sospettato di essere l'autore di un femminicidio che si è verificato nella notte di giovedì 15 maggio 2025 in un appartamento al primo piano di un condominio a Prato di Correggio. La vittima è Daniela Luminita Cuman, 48 enne di origine rumena.
A Prato di Correggio
CORREGGIO - A trovare il corpo della vittima in via Dinazzano a Prato di Correggio gli stessi carabinieri insieme ai vigili del fuoco chiamati a forzare la porta dell'appartamento oltre ai sanitari del 118. Il corpo era disteso sul letto e, secondo una prima valutazione, la donna era già morta da alcune ore. L’assenza di segni evidenti di violenza non ha però escluso l’ipotesi di una morte sospetta. La magistratura ha infatti disposto l’autopsia, che sarà eseguita nei prossimi giorni all’Istituto di Medicina Legale di Modena.
E' indiziato di omicidio volontario
Subito l'attenzione degli inquirenti si è rivolta verso il 44 enne modenese che è stato sottoposto a fermo ed è stato trovato in provincia di Modena in stato confusionale . Durante l'interrogatorio l'uomo ha confessato inizialmente di averla strangolata (le ho tappato con le mani la bocca e il naso avrebbe detto agli inquirenti ) poi ha preferito non rispondere alle domande della pm Annalisa Miglioli.
Premeditazione
Pancaldi è stato accompagnato in cella, in stato di fermo come indiziato del delitto di omicidio volontario. Il Procuratore Calogero Maria Paci, nel corso di una conferenza stampa, ha affermato: “La contestazione della premeditazione deriva proprio dall’inganno usato da Pancaldi per far tornare la vittima nella sua abitazione: un espediente che, stando agli elementi raccolti, aveva un unico scopo: porre fine alla sua vita”.
Con una scusa
Infatti nella ricostruzione fatta dagli inquirenti martedì 13 mattina la donna sarebbe tornata a casa di Pancaldi per ritirare alcuni effetti personali, in accordo con lui. L’incontro si sarebbe svolto in modo apparentemente tranquillo. Con il suo ritorno, l’uomo avrebbe mutato completamente atteggiamento e dopo un breve diverbio l'avrebbe soffocata
Lavorava a Modena
A dare l'allarme sulla scomparsa di Daniela Luminita Cuman sarebbe stata la sorella preoccupata perché da alcuni giorni non riusciva a mettersi in contatto con la vittima. Daniela Luminita Cuman lavorava a Baggiovara di Modena ed aveva un figlio avuto da un precedente relazione.