Lutto

E' morto Emo Ghirelli, guida della Resistenza sul territorio reggiano

Era testimone di un coraggio che ha spinto un'intera generazione a lottare per la libertà...

E' morto Emo Ghirelli, guida della Resistenza sul territorio reggiano
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Onesto, corretto, con un profondo senso del dovere. E soprattutto un combattente per la libertà. Del suo paese. Di tutti noi. La comunità ha dato l'ultimo saluto al "comandante" Emo Ghirelli, il partigiano Pino.

E' morto Emo Ghirelli, guida della Resistenza sul territorio reggiano

All'anagrafe era Emo Ghirelli. Ma per tutti era il partigiano Pino, guida della brigata che ha lottato in tutto il territorio reggiano. Tenente del distaccamento "Antonio Piccinini", Sap di Casina, nome in codice "Pino" e "Marco". Un esempio per tutti, un pilastro della comunità, il simbolo del coraggio di un'intera generazione.

Quel coraggio che ha alimentato il cuore di chi amava la libertà. E il coraggio di chi, anche molti anni dopo, ha voluto mettere a disposizione la propria esperienza, i ricordi di quel triste periodo, a servizio della comunità. Purtroppo la comunità ha dovuto dargli l'ultimo saluto oggi, martedì 8 marzo 2022 alle 10.

I famigliari si sono dati appuntamento all'obitorio dell'ospedale Sant'Anna di Castelnovo Né Monti, e si sono diretti al cimitero di Leguigno, dove si è svolta una breve cerimonia di commiato. A dare il triste annuncio della sua morte sono state le figlie Linda e Silvia insieme ai generi Roberto e Adriano, ai nipoti Marcello con Melinda, Gabriele, Giovanni e Daniele con Giulia. La salma è stata cremata e le ceneri sono state tumulate al cimitero di Leguigno di Casina.

Il commento del Presidente della Regione, Stefano Bonaccini

"Si è spento a 97 anni Emo Ghirelli, uno degli ultimi comandanti partigiani rimasto in vita. Nome di battaglia “Pino”, aveva guidato i gruppi della Resistenza su tutto il territorio reggiano. Qualche anno fa scrisse una lettera al nipote per spiegargli la lotta di liberazione:

“È stata dura perché abbiamo dovuto combattere un nemico che la guerra la faceva di mestiere, che era molto armato mentre noi avevamo solo armi leggere. Spero che tu non abbia più bisogno di fare i sacrifici che abbiamo dovuto sopportare noi, che tu possa vivere in pace senza più guerre”.

Grazie Comandante, che la terra ti sia lieve".

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