Reggio Emilia

E' violento con la madre: divieto di avvicinamento

Il figlio di 49 anni oltre alla violenza ha minacciato più volte di morte la donna

E' violento con la madre: divieto di avvicinamento
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La persona denunciata è di  Reggio Emilia e da diverso tempo maltrattava la mamma perché tossicodipendente.

Divieto di avvicinamento

REGGIO EMILIA - Da circa 8 mesi, complice anche l’uso di sostanze stupefacenti, maltrattava gravemente la madre, sottoposta alle continue richieste di soldi, motivate dalla necessità di acquistare droga, che erano accompagnate da minacce e insulti e vessazioni sia psicologiche che fisiche, quando la donna si rifiutava di dare i soldi richiesti, tanto che la vittima era anche costretta a consegnare all'indagato somme variabili tra 15 e 20 euro a volta.

Una sofferta denuncia

Gravi condotte violente quelle compiute da un 49enne reggiano in conseguenza delle quali i carabinieri della stazione di Reggio Emilia Principale, a cui la donna in una sofferta denuncia ha raccontato gli episodi maltrattanti, al termine delle indagini hanno denunciato l’uomo, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci con l'accusa di maltrattamenti in famiglia.

Nessuna comunicazione

La Procura reggiana, condividendo con le risultanze investigative dei carabinieri della stazione di Reggio Emilia Principale, ha chiesto ed ottenuto dal Tribunale di Reggio Emilia la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla vittima prescrivendo di non avvicinarsi a meno di 2500 metri dalla donna e di non comunicare con lei in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo.

Diversi momenti di violenza

Dalle risultanze investigative è emerso come l’uomo da circa 8 mesi, con condotte reiterate, in abituale stato di alterazione determinato dall'assunzione volontaria di sostanze stupefacenti, ingiuriava e minacciava di morte la madre convivente, in alcune occasioni brandendo un coltello, in altre la aggrediva con percosse e strattonate violente, dava in escandescenze per futili motivi distruggendo mobili e suppellettili casalinghe, rivolgendole continue richieste di denaro con atteggiamento prepotente in particolare: nel giugno 2023 nel corso di un alterco, la colpiva in testa con numerosi schiaffi, e sferrava pugni e calci dietro la schiena e all'altezza delle gambe, minacciandola che l'avrebbe uccisa, nell'agosto del 2023 la minacciava con espressioni del tipo "Stai attenta che ti ammazzo" e si dirigeva verso di lei puntandole un coltello,

Ulteriori indagini

Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

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