Sant'Ilario d'Enza

Falliti due tentativi di truffa da parte di falsi carabinieri ed avvocati

Anziana smaschera falso maresciallo e si rivolge ai carabinieri veri; un uomo non si fida di dare i valori allo sconosciuto e porta i gioielli in caserma scoprendo di essere incappato in un tentativo di truffa

Falliti due tentativi di truffa da parte di falsi carabinieri ed avvocati

Si ipotizza che dietro ci sia un gruppo ben organizzato.

Due tentativi di truffa

SANT’ILARIO D’ENZA – Martedi 17 dicembre 2024 nella mattinata, in poche ore, sono stati sventati due tentativi di truffa a Sant’Ilario d’Enza, grazie alla prontezza delle vittime e all’efficace attività di sensibilizzazione promossa dai Carabinieri della provincia reggiana.

Con telefonate

Purtroppo, non si arresta il fenomeno delle truffe ai danni di anziani, promosse  da falsi carabinieri e falsi avvocati che, attraverso telefonate ben orchestrate, chiedono denaro e preziosi come cauzione per il presunto rilascio di figli o nipoti coinvolti in incidenti stradali mai avvenuti.

Le vittime sono anziani

Martedi 17 dicembre , in poche ore, sono stati messi in atto due tentativi di truffa, le vittime, un uomo e una donna di età compresa tra i 75 e gli 85 anni, grazie alla maggior attenzione anziché cedere ai malintenzionati si son rivolti ai veri carabinieri, impedendo così che i truffatori portassero a termine i loro piani.

Primo tentativo

Nel dettaglio, in un primo tentativo, i malfattori spacciandosi per carabinieri, hanno contattato  l’anziana vittima al telefono riferendo che il figlio aveva avuto un incidente e bisognava pagare l’avvocato che da li a poco sarebbe passato presso l’abitazione della vittima. La donna ha chiuso   il telefono e ha contattato  la stazione dei carabinieri di Sant’Ilario d’Enza, chiedendo informazioni in merito al proprio figlio, i carabinieri hanno avvisato  la donna che era un tentativo di truffa e di non aprire nessuno alla porta. I militari si sono portati  nell’immediato presso l’abitazione dell’anziana, constatando che i malfattori si erano dileguati.

Secondo caso

Nella seconda circostanza un anziano si è recato  presso la stazione dei carabinieri con al seguito gioielli preziosi, come cauzione per liberare il proprio nipote, la vittima dichiarava gli era stata richiesta per telefono dai carabinieri, e che per essere certo non si trattasse di una truffa, aveva deciso  di portare gli oggetti preziosi direttamente in caserma.

Un complice

In entrambe i casi i militari della stazione di Sant’Ilario hanno fornito indicazioni utili alle vittime, scongiurando le truffe, e avviato immediate indagini per identificare i responsabili. Si sospetta che i malviventi agiscano in gruppo, con un complice presente nei pressi della casa della vittima pronto a entrare in azione per appropriarsi del denaro o dei gioielli preziosi richiesti.