fine delle persecuzioni

Il divieto di avvicinamento non ferma lo stalking all'ex: arrestato 28enne reggiano

L'uomo perseguitava la ragazza con appostamenti e pedinamenti, fino ad arrivare a danneggiarle l'auto

Il divieto di avvicinamento non ferma lo stalking all'ex: arrestato 28enne reggiano
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L'ennesima rottura sentimentale finita in stalking e atti persecutori quella che ha portato la Procura di Reggio Emilia a trarre in arresto un ragazzo di 28anni.

Stalking all'ex

REGGIO EMILIA - Lei una ventottenne reggiana lui un coetaneo abitante in città: sono loro i protagonisti di questa vicenda. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri la ragazza, dopo una relazione sentimentale di alcuni mesi, iniziata la scorsa estate, a causa della gelosia del ragazzo ha deciso di porre fine alla relazione sentimentale.

Una decisione non accettata dall’uomo che dapprima ha minacciato il suicidio, per poi porre mettere in atto una serie di presunte condotte persecutorie consistenti in pedinamenti, appostamenti sotto casa, minacce di riservarle gli stessi atteggiamenti persecutori tenuti con altra ex dell’uomo sino ad arrivare a rigarle e speronarle l’autovettura.

Il divieto di avvicinamento non basta

La Procura di Reggio Emilia, titolare dell’inchiesta, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri di Reggio Emilia Santa Croce, ha richiesto ed ottenuto in data 3.12.2022 dal GIP del locale Tribunale, l’applicazione nei confronti del presunto stalker della misura cautelare del divieto di avvicinamento al domicilio e a qualsiasi luogo frequentato dalla donna, prescrivendogli di mantenere dalla stessa una distanza di almeno 1.500 metri nonché il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con la donna.

Provvedimento di natura cautelare che il 28enne ha violato, tanto che il 18 dicembre successivo è stato sottoposto all’ulteriore misura dell’obbligo di presentazione alla P.G. emessa dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia sempre su richiesta della Procura reggiana.

L'arresto

I due provvedimenti cautelari non sono bastati a mitigare le illecite condotte persecutorie poste dall’uomo, tanto che la Procura di Reggio Emilia, recependo le segnalazioni dei Carabinieri, ha ottenuto l’ulteriore aggravamento con l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari con l'applicazione del braccialetto elettronico, che l’altra mattina è stata eseguita dai carabinieri della stazione di Corso Cairoli che hanno arrestato l’uomo.

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