Opera... contesa

Il quadro di Ligabue rubato 30 anni fa a Boretto è tornato a casa. Vale 300mila euro

La tela è stata riconosciuta a gennaio, durante una mostra, dall'anziana proprietaria

Il quadro di Ligabue rubato 30 anni fa a Boretto è tornato a casa. Vale 300mila euro
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Ci sono voluti tre decenni, ma il quadro di Ligabue rubato 30 anni fa a Boretto, in provincia di Reggio Emilia, è tornato a casa. Stiamo parlando di "Autoritratto con spaventapasseri" il capolavoro di Antonio Ligabue che ha un valore che si aggira sui 300 mila euro, che venne trafugato nel 1991 in una villa del piccolo comune emiliano.

Il quadro di Ligabue rubato 30 anni fa a Boretto è tornato a casa. Vale 300mila euro

Una vicenda tortuosa quella del dipinto, per altro conteso. Ma andiamo con ordine. L'opera era stata  sequestrata dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Monza all'inizio del 2022. La confisca era scattata perchè il  quadro, che  si trovava esposto al Forte di Bard di Aosta, era stato riconosciuto da un’anziana originaria di Boretto, che ora abita a Milano. La donna sosteneva che si trattava del dipinto che le era stato rubato tanti anni prima. Da lì l'avvio delle indagini coordinate quindi dalla Procura di Aosta.

 Il quadro quindi non  è stato immediatamente riconsegnato. Perchè? Prima di procedere si è resa necessaria una articolata perizia con tanto di consulenza tecnica per stabilire se ci fosse una reale corrispondenza tra la tela sequestrata e quella per la quale era stata presentata una denuncia di furto all'inizio degli anni Novanta.

Il trucco della libellula

Le analisi hanno permesso di evidenziare nel quadro, realizzato dal celebre artista tra il 1957 e il 1958 con la tecnica a olio su faesite, la presenza di asportazioni della vernice e discontinuità  in contrasto con la peculiarità e le caratteristiche di Ligabue. Non solo ma è stata messa in luce quella che è stata definita una "impronta" nella parte superiore del dipinto. L’attenzione degli inquirenti e dei consulenti tecnici si è infatti concentrata su un dettaglio: una libellula presente nel dipinto originale rubato e asportata con tutta probabilità   per renderne più difficile il riconoscimento.

Opera... contesa

Ma non è finita qui perchè i risvolti penali in questa vicenda non mancano. Non a caso abbiamo definito il quadro... conteso. La procura di Aosta, che ora ha disposto la restituzione del quadro ha anche  aperto una inchiesta per ricettazione a ricevere di conclusione indagini  sono stati il curatore della mostra un  75 anni, di Reggio Emilia e una gallerista di 67anni residente a Sala Baganza in provincia di Parma. Nel frattempo l'ultimo proprietario del quadro, ovvero l'uomo che aveva "prestato" l'opera per la mostra dove è stato poi riconosciuto dall'anziana di Boretto, si è opposto alla restituzione del quadro, sostenendo che l'opera era legittimamente sua.

 

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