In Emilia un'indagine sul pericolo del cyberbullismo
L'incontro vedrà la partecipazione di alcuni studenti e studentesse delle scuole del territorio modenese, del mondo dell’Università, della cittadinanza e delle istituzioni
Un’indagine sulla violenza on-line e i rischi dei social-network: da CRID Unimore, Comune di Modena e Regione Emilia-Romagna un progetto che analizza il cyberbullismo, il discorso d’odio e altri pericoli.
In Emilia un'indagine sul pericolo del cyberbullismo
REGGIO EMILIA - Come riporta Prima Modena, nell’ambito del progetto “Violenza e social network: analisi e percorsi di educazione alla legalità” coordinato dall'Ufficio legalità e sicurezze del Comune di Modena e co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito della L.R. Emilia-Romagna n° 18/2016, il CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità dell’Università di Modena e Reggio Emilia ha realizzato un percorso di approfondimento dal titolo “Prevenire e contrastare la violenza in (e attraverso) la rete”, mettendo a fuoco i rischi per le nuove generazioni nell’uso dei social-network.
Le attività sono state realizzate con il supporto dell’Officina informatica “Diritto, Etica, Tecnologie” istituita presso il CRID e con il patrocinio della “Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio” (https://www.retecontrolodio.org/), a cui il CRID aderisce sin dalla sua prima costituzione.
Studenti, studentesse e alcuni istituti d'istruzione
Le attività hanno coinvolto non solo studenti e studentesse di alcuni istituti d’istruzione del territorio modenese, ma anche persone adulte, per un totale di 250 partecipanti. Si tratta di un campione significativo che consente poi di rendere replicabili le esperienze e le iniziative anche in altri contesti e con riferimento a vari altri ambiti formativi.
Le tematiche trattate e discusse in vari contesti con i ragazzi e le ragazze, ma anche con esponenti di associazioni e cittadinanza, sono state i discorsi d’odio, il bullismo e il cyber-bullismo, l’adescamento di minori in rete, la circolazione di materiale illegale e la privacy, con un approccio concreto e facendo ricorso anche ad alcuni dati emersi da ricerche nazionali e internazionali.
Che cosa è emerso
A tutti i partecipanti ai percorsi è stato sottoposto un questionario anonimo sulle tematiche oggetto di indagine, costituito sia da domande a risposta multipla sia da domande aperte. Dalla elaborazione del questionario è emerso che le giovani generazioni utilizzano per diverse ore al giorno i social-network, a cui accedono perlopiù mediante telefono cellulare.
Un quadro preoccupante
Gli intervistati hanno dichiarato di essere a conoscenza di episodi violenti commessi in rete in danno di adolescenti molto spesso e in danno di disabili e anziani talvolta. Le azioni descritte spaziano dai commenti violenti e ingiuriosi (spesso legati all’aspetto fisico: c.d. body shaming) al cyberbullismo e al revenge porn.
In qualche caso, è stata citata l’istigazione al suicidio (attraverso un “gioco” denominato blu whale). Il quadro si palesa assai preoccupante e pertanto bisognoso di intervento, anche nell’ottica di prevenzione.
A partire dalle riflessioni suscitate dagli incontri organizzati e dagli esiti dei questionari, è stato redatto un Report contenente proposte concretamente attuabili per scongiurare la realizzazione, da parte delle giovani generazioni, di condotte violente in e attraverso la rete.
Il Report è stato curato dal Dr. Massimo Gelardi e dal Dr. Cesare Trabace, con la collaborazione della Prof.ssa Barbara G. Bello, del Prof. Federico Oliveri e della Dott.ssa Benedetta Rossi e con la supervisione scientifica del Prof. Thomas Casadei, direttore del CRID.
Alcuni video
Sono stati altresì creati contenuti video aventi ad oggetto gli aspetti maggiormente bisognosi di approfondimento e supporto formativo nonché alcune linee guida per il contrasto e la prevenzione dell’odio on-line.
Gli esiti della ricerca condotta dal CRID saranno presentati il 29 settembre 2023, alle ore 9:00, presso l’Aula S del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (Via San Geminiano, 3, Modena),
L' incontro vedrà la partecipazione di alcuni studenti e studentesse delle scuole del territorio modenese, del mondo dell’Università, della cittadinanza e delle istituzioni e che prevederà anche la diffusione di materiale informativo e documentale sui temi della violenza e dell’odio online e del loro contrasto curato tra gli altri dalla Prof.ssa Barbara G. Bello, docente all’Università della Tuscia e corrispondente del CRID, nonché componente della “Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio.
Interverranno il Dr. Andrea Bosi (Assessore Comune di Modena con delega alle Politiche per la legalità), la Professoressa Maria Cristina Santini (Delegata all’orientamento e al tutorato, Dipartimento di Giurisprudenza Unimore), il Professor Thomas Casadei (Direttore CRID, Unimore), il Dr. Cesare Trabace (Assegnista di ricerca – CRID, Unimore) e la Dott.ssa Claudia Severi (Dottoranda di ricerca – Unimore).