la sentenza

In manette per aver rubato paramenti e oggetti sacri al parroco di Castellarano

I fatti risalgono al 2016. L'uomo era stato subito identificato e rintracciato.

In manette per aver rubato paramenti e oggetti sacri al parroco di Castellarano
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Un uomo di 35 anni di origini straniere è stato arrestato per aver derubato il parroco di Castellarano di diversi aver ecclesiastici.

Parroco derubato a Castellarano

CASTELLARANO - Derubato di tutti i suoi oggetti sacri e paramenti liturgici per la celebrazione eucaristica. È quanto accaduto a un parroco che uscendo dall’Oratorio Don Bosco di Castellarano si è accorto che ignoti malfattori avevano infranto il lunotto posteriore e il vetro della portiera posteriore della sua autovettura introducendosi all’interno ed asportando tutto il materiale contenuto, in particolare paramenti e oggetti sacri per la celebrazione eucaristica, ostie consacrate per la comunione e per la celebrazione eucaristica, libri sacri e materiale elettrico ed elettronico.

L'allarme

I fatti risalgono alla serata di sabato 9 gennaio 2016, quando il parroco uscendo dall’Oratorio e nel riprendere la propria autovettura si è accorto del furto e ha dato subito l’allarme al 112 che nell’immediatezza ha inviato sul posto una pattuglia dei Carabinieri della stazione di Castellarano competente sul territorio.

Subito rintracciato il responsabile

I militari giunti sul posto e constatato il furto hanno avviato i primi accertamenti ed in brevissimo tempo, grazie anche all’analisi delle immagini di videosorveglianza poste nei pressi dell’oratorio, sono riusciti nella stessa serata a risalire all’autore del reato, identificato nel 35enne Mimouni El Mahdi residente a Castellarano, che è stato rintracciato per le strade di quel comune e trovato in possesso della refurtiva che è stata riconsegnata al parroco.

La denuncia

Per questi motivi l’uomo all’epoca dei fatti era stato denunciato per il reato di furto aggravato. Quindi l’iter processuale con il 35enne che giudicato dal Tribunale di Reggio Emilia è stato riconosciuto colpevole e condannato alla pena di 9 mesi di reclusione oltre che al pagamento della pena pecuniaria pari a 200 euro di multa.

La sentenza definitiva

La sentenza divenuta esecutiva a luglio dell’anno scorso ha visto l’Ufficio Esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, diretta dal procuratore Capo Calogero Gaetano Paci, emettere l’ordine di esecuzione per l’espiazione della pena in regime di detenzione domiciliare che è stato trasmesso per l’esecuzione ai Carabinieri di Castellarano dove l’uomo vive.

I militari ricevuto il provvedimento restrittivo l’altra mattina si sono recati presso il domicilio del destinatario ed una volta rintracciato hanno subito provveduto a eseguire la misura traendo in arresto il 35enne che quindi è stato ristretto presso la sua abitazione in regime di detenzione domiciliare.

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