In trasferta da Milano a Poviglio per spacciare sostanze stupefacenti
In un doppio fondo ricavato all’interno del portabagagli posteriore gli agenti della Polizia di Stato hanno trovato un sacchetto in cellophane contenente oltre 50 grammi di cocaina

Continua l’incessante attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti portata avanti dalla Polizia di Stato di concerto con la locale Procura della Repubblica, diretta dal Procuratore Dott. Calogero Gaetano PACI.
In trasferta
POVIGLIO - Nel tardo pomeriggio di sabato 29marzo 2025, un cinquantaduenne marocchino, regolare sul territorio nazionale, residente stabilmente in provincia di Milano, è stato arrestato nella flagranza del reato di detenzione di sostanze stupefacenti.
Corriere
Gli uomini della Squadra Mobile nell’ambito di attività informativa avevano acquisito la notizia che un corriere, proveniente dalla provincia di Milano era solito effettuare le consegne di sostanza stupefacente del tipo cocaina in località Poviglio.
In un doppio fondo
Dopo aver sviluppato ed approfondito la segnalazione, gli agenti lo hanno sorpreso sabato pomeriggio mentre si trovava a bordo della sua autovettura, fermo all’interno di una stazione di rifornimento ubicata nel Comune di Poviglio. Dopo averlo fermato ed identificato, gli agenti hanno perquisito l’uomo e la sua autovettura, scoprendo un doppio fondo ricavato all’interno del portabagagli posteriore dove vi era occultato un sacchetto in cellophane contenente oltre 50 grammi di cocaina.
Quasi tre mila euro
Una attività illecita quella del marocchino ma evidentemente redditizia, infatti, all’interno dell’autovettura sono state rinvenute e sequestrate diverse banconote di vario taglio per un totale di quasi 3.000 euro. Al termine delle formalità di rito il nord africano è stato tratto in arresto in flagranza di reato ed associato alle camere di sicurezza della Questura a disposizione dell’A.G. che all’esito dell’udienza di convalida ha disposto per lui la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Reggio Emilia.
Essendo il procedimento penale nella fase delle indagini preliminari, vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.