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Incappucciato e pestato in carcere. Il Gip: "mezzi da campi di prigionia"

Sette minuti di violenza documentati dalle telecamere di sorveglianza

Incappucciato e pestato in carcere. Il Gip: "mezzi da campi di prigionia"
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Questa mattina si svolgeranno i primi interrogatori di garanzia presso il tribunale di Reggio Emilia per i 10 agenti di polizia penitenziaria sospesi dal servizio a seguito dell'inchiesta sulla violenza avvenuta nella prigione di Pulce il 3 aprile.

Incappucciato e pestato in carcere

REGGIO EMILIA - Sette minuti di violenza da parte degli agenti di polizia penitenziaria contro un individuo inerme. 

I mezzi utilizzati, afferma il gip, sono comuni "nei campi di prigionia, nei lager, nei gulag". Alcuni degli indagati mostrano la loro indole nella "perizia" e nel "gusto" con cui infliggono brutalità. 

Tutto è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza. La vittima, un detenuto tunisino, ha denunciato immediatamente e ha avviato l'indagine condotta dallo stesso Nucleo Investigativo della Polizia Penitenziaria.

La ricostruzione delle telecamere

Siamo alle 12:13. Dieci agenti circondano il nordafricano poco dopo che lui ha lasciato un colloquio con la direttrice. Alle sue spalle, un uomo in uniforme gli mette una federa bianca in faccia. I video documentano pugni, schiaffi, sgambetti, mentre il detenuto indossa un cappuccio e ha le mani bloccate dietro la schiena.

Un agente si inginocchia sopra di lui, schiacciandolo. La violenza prosegue fino alle 12:20, quando prima di gettare letteralmente il tunisino nella cella di isolamento, gli strappano pantaloni, calzini e mutande.

Una "brutale repressione"

Secondo il gip, anche se il detenuto era problematico, nulla giustifica quello che egli definisce come una "brutale repressione".

Ricordiamo che a causa di questa vicenda, 14 agenti della polizia penitenziaria sono accusati di tortura, lesioni personali e falso in atto pubblico, e per 10 di loro il gip ha disposto la sospensione dal servizio fino a un anno, mentre per 5 di loro è stato imposto anche l'obbligo di firma.

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