Incendio a Reggiolo, l'edificio era di un pregiudicato
Si indaga per incendio doloso, lo stabile apparteneva a un pregiudicato
Giuseppe Giglio, condannato a 6 anni in secondo grado dopo la decisione di collaborare con la giustizia, è il proprietario dello stabile, in condizioni critiche, a cui è stato dato fuoco.
Ritrovo per giovani, i carabinieri indagano
Nella serata di ieri, sabato 3 giugno, in strada Aurelia, al civico 11, un'immobile ha preso fuoco e le fiamme hanno distrutto il tetto dell'immobile. Per spegnere le fiamme ci sono volute cinque squadre dei vigili del fuoco. L’immobile, dopo una prima analisi, risulta essere stato sottoposto a confisca definitiva a seguito del procedimento Aemilia ed è in gestione alla Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati che fa capo al ministero dell’Interno. tIl complesso è di proprietà della K1 Srl, società intestata a prestanome ma riconducibile a Giuseppe Giglio, condannato a 12 anni e 6 mesi in primo grado, poi ridotti a 6 anni in secondo grazie allo sconto di pena previsto dopo la decisione di collaborare con la magistratura.
Incendio doloso, ma manca il movente
Il rogo sarebbe stato volontariamente appiccato. L'immobile era diventato un ritrovo per giovanissimi, ma non ci sono prove che siano stati i giovani in questione a dare fuoco all'abitazione. I Carabinieri ipotizzano a un incendio di carattere doloso, ma non sono ancora in grado di comprendere il movente.