Infrange la misura cautelare del divieto di avvicinamento: arrestato 48enne dalla Polizia di Stato
Finita la relazione l'uomo, domiciliato in provincia, non ha smesso di disturbare la ex compagna
Nella giornata del 2 febbraio 2024, personale della Squadra Mobile di Reggio Emilia ha tratto in arresto, in flagranza di violazione della misura di divieto di avvicinamento, un uomo domiciliato in provincia.
Codice rosso per il 48enne
REGGIO EMILIA - In particolare venerdì scorso, gli investigatori della Squadra Mobile stavano esaminando con la parte offesa l'attuazione di un “codice rosso” in relazione a possibili violazioni della misura cautelare del divieto di avvicinamento dell’uomo con cui, in passato, aveva avuto una relazione.
Alla fine del rapporto
Al termine del rapporto, secondo l’ipotesi accusatoria, l’uomo, un 48enne italiano, aveva iniziato a molestare la donna con vari comportamenti reiterati. A seguito di queste condotte il GIP, su richiesta della Procura della Repubblica diretta dal dott. Calogero Gaetano Paci, aveva emesso la misura cautelare del divieto di avvicinamento con applicazione del c.d. braccialetto elettronico.
Il braccialetto era scarico
Al termine della verbalizzazione il personale della Squadra Mobile si è recata presso l’abitazione dell’indagato dove ha potuto accertare che la batteria del “braccialetto” era scarico e questo rendeva, di fatto, inutilizzabile il dispositivo vanificando la misura cautelare del divieto di avvicinamento. Sulla scorta di quanto accertato l’uomo veniva tratto in arresto in flagranza di reato.Nella giornata di sabato3 febbraio l’arresto è stato confermato in sede di convalida.
Il 48enne, tuttavia, è stato nuovamente arrestato in esecuzione di misura cautelare degli arresti domiciliari disposta dal GIP quale aggravio dell’originaria misura cautelare del divieto di avvicinamento con applicazione
del braccialetto.