in manette

Investì un uomo che stava aiutando le persone coinvolte in un maxi tamponamento: oggi la condanna

Dagli esami è emerso che la donna era al volante sotto effetto di sostanze

Investì un uomo che stava aiutando le persone coinvolte in un maxi tamponamento: oggi la condanna
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I Carabinieri hanno arrestato una donna per aver investito, qualche anno fa, un uomo che a seguito di un tamponamento stava aiutando le persone coinvolte nell'incidente.

Il maxi tamponamento

CASTELNOVO NE' MONTI - Un tragico incidente quello avvenuto sull’autostrada A12, ad un chilometro dal casello di Rapallo nella serata del 19 dicembre 2018 in direzione levante, dove aveva perso la vita un 52enne originario della provincia di Genova.

Il conducente che scese ad aiutare

L'uomo, a seguito di un maxi tamponamento, che coinvolse circa 7 veicoli, in un gesto di altruismo, decidendo di scendere dal suo furgoncino con cui trasportava dei medicinali, per accertarsi delle condizioni delle altre persone coinvolte, venne travolto da un auto con alla guida una 47enne che arrivava in velocità e non è riuscita a fermare la corsa.

Al volante sotto effetto di sostanze

Dalle successive indagini condotte e dagli accertamenti tossicologici, si è scoperto che la conducente dell’auto, residente nell’Appennino, guidava sotto influenza di sostanze stupefacenti e in stato d’ebbrezza.

La condanna

Da qui l’iter processuale al termine del quale in data 15 dicembre 2021 la Corte Suprema di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso, per cui la sentenza del tribunale di Genova a 2 anni e 8 mesi di reclusione con pene accessorie della revoca della Patente di guida diventa esecutiva.

L'arresto

L’esecutività della sentenza di condanna ha visto l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura di Genova emettere a carico della 47enne l’ordine di carcerazione che è stato trasmesso ai Carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Castelnovo ne' Monti per l’esecuzione.

I militari ricevuto il provvedimento dopo aver rintracciato la donna l'hanno condotta in caserma per poi al termine delle formalità di rito tradurla in carcere per l’espiazione della pena di anni 2 e 8 mesi.

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