Scandiano

L’inquilino non vuole andarsene e finiscono a botte

Lesioni personali, le accuse mosse a 3 persone dai carabinieri della locale Tenenza

L’inquilino non vuole andarsene e finiscono a botte
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I fatti risalgono al 28 dicembre 2024. Si sarebbero presi a botte per questioni legate alla gestione della convivenza. Si tratta di tre persone, un padre proprietario dell’immobile, un figlio e l’inquilino, i quali dopo una discussione verbale iniziale, sarebbero passati alle vie di fatto aggredendosi fisicamente, ricorrendo poi alle cure mediche presso il pronto soccorso di Scandiano e riportando solo due dei tre coinvolti, lesioni giudicate guaribili in giorni 3 e 1 di prognosi.

L’inquilino non vuole andarsene e finiscono a botte

SCANDIANO - Le indagini avviate dai carabinieri della Tenenza di Scandiano, a seguito delle dichiarazioni, e delle denunce presentate vicendevolmente da tutti e tre i coinvolti, hanno permesso ai militari, di acquisire elementi di presunta responsabilità verso tutte le parti coinvolte.

Altra sistemazione

Nello specifico, sembrerebbe che, il proprietario di casa, unitamente al figlio 18enne, residenti al piano mansardato della loro abitazione, avrebbero chiesto all’inquilino, il 44enne, di trovare un’altra sistemazione, volendo riprendere possesso dell’intero stabile. Il 44enne a tale richiesta, non avrebbe mai dato seguito continuando a vivere lì e senza alcun costo. L’inquilino 44enne, ha riferito invece di versare regolarmente un affitto al proprietario, con un accordo orale, e che l’incomprensione tra loro sarebbe nata dal momento che il proprietario e il figlio non avrebbero mai contribuito alle spese dei consumi della casa, interamente pagate da lui.

Da qui, nella mattinata del 28 dicembre 2024, si sarebbe verificato dapprima uno scontro verbale, poi sfociato in pestaggio che avrebbe coinvolto anche il figlio del proprietario di casa.

Denunciati

Per questi motivi con l’accusa di lesioni personali i Carabinieri della Tenenza di Scandiano  hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, tre persone, rispettivamente di 55, 44, e 18 anni.

Indagini in corso

Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

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