Le indagini

Maxi evasione fiscale per oltre 10 milioni di euro attraverso un sistema di false fatture

Avvalendosi delle false fatture era riuscito ad ottenere anche un contributo a fondo perduto erogato nell’ambito dell’emergenza pandemica, per un totale di quasi 9 mila euro.

Maxi evasione fiscale per oltre 10 milioni di euro attraverso un sistema di false fatture
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La Guardia di Finanza ha indagato sull'evasione fiscale di una società che, ufficialmente, si occupava di impianti termoidraulici, ma che nei fatti emetteva una fatturazione completamente fasulla.

Maxi evasione fiscale: false fatture per un totale di oltre 10 milioni

GUASTALLA - I finanzieri di Guastalla hanno concluso un’indagine fiscale nei confronti di una società formalmente attiva nel settore della installazione di impianti termoidraulici. Al centro dell’illecito, oltre ai legali rappresentanti, succedutisi nel tempo nella carica di amministratore della società, c'è un imprenditore reggiano di 55 anni, di fatto l’unico vero gestore della società.

Le indagini nascono come ulteriore sviluppo di indagini condotte sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Emilia. Si tratta, infatti, di un ulteriore tassello relativo alle indagini che nel corso dell’ottobre 2020 avevano consentito di sequestrare beni immobili, disponibilità finanziarie e partecipazioni societarie per un valore di 2 milioni di euro e di arrestare l'imprenditore reggiano per frode fiscale e bancarotta fraudolenta nell’aprile 2021.

Il prosieguo delle indagini

In un secondo momento, i finanzieri di sono concentrati sulla posizione fiscale della società beneficiaria del meccanismo fraudolento: il tutto si svolgeva mediante l’utilizzo e l’emissione di fatture documentanti operazioni commerciali e di servizi totalmente inesistenti.

Gli approfondimenti dal punto di vista fiscale eseguiti nei confronti di tale società, nel frattempo fallita, hanno permesso di rilevare il valore delle fatture che ammontavano ad oltre 10 milioni di euro con conseguente evasione dell’I.V.A. e delle imposte dirette per circa 2 milioni di euro, che sono stati segnalati al competente ufficio finanziario.

Contributo a fondo perduto durante l'emergenza pandemica

Inoltre, si è appurato come la società, avvalendosi delle false fatture abbia ottenuto indebitamente un contributo a fondo perduto erogato nell’ambito dell’emergenza pandemica in atto da Covid-19, per un importo di quasi 9 mila euro. Per tale circostanza gli amministratori di diritto e di fatto della società sono stati denunciati anche per il reato di truffa ai danni dello Stato, per indebita percezione del contributo mediante falsa documentazione.

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