Niente acqua potabile nella Bassa reggiana: al via l'inchiesta da parte di Federconsumatori
La causa è stata individuata nel cedimento di un pozzo. Il guasto è stato eliminato, ma si consiglia ai cittadini di monitorare i propri apparecchi collegati all'acquedotto
Negli ultimi giorni la Bassa reggiana è stata coinvolta da un guasto all'acquedotto che ha privato diversi comuni dell'acqua potabile. Adesso Federconsumatori ha avviato un'inchiesta per eventuali risarcimenti.
Niente acqua potabile nella Bassa reggiana
REGGIO EMILIA - Un guasto tecnico alla centrale di Caprara, che fornisce acqua ai comuni di Campegine, Castelnovo Sotto, Poviglio, Boretto, Brescello e Gualtieri, ha provocato problemi di sporcamento dell'acqua. Tuttavia, l'avaria è stata individuata e isolata e i lavori per la risoluzione sono in corso.
L'Ausl e l'Ireti stanno monitorando attentamente la situazione e, al momento, sconsigliano l'uso potabile dell'acqua. Iren, la società controllata da Ireti, ringrazia i cittadini per la collaborazione.
Non c'è contaminazione batteriologica
Le analisi effettuate dai tecnici incaricati da Ireti hanno confermato che non c'è stata contaminazione batteriologica. L'acqua che è uscita torbida dai rubinetti dei sette comuni interessati era solo sporca di fango e materiale limoso proveniente dal terreno vicino al pozzo.
Tuttavia, il guasto ha lasciato senza acqua potabile i cittadini di questi comuni per circa 24 ore ed è stato causato dal cedimento di un pozzo che alimenta l'acquedotto di Caprara. Fortunatamente, la causa del problema è stata eliminata e il pozzo è stato ripristinato. La torbidità dell'acqua sta gradualmente migliorando e eventuali residui verranno eliminati attraverso il ricambio dell'acqua in rete.
Si sconsiglia l'utilizzo per scopi alimentari solo se l'acqua non è completamente limpida, ma non è necessario bollire l'acqua prima di utilizzarla per il lavaggio, poiché non ci sono rischi per la salute.
L'inchiesta di Federconsumatori
L'associazione dei consumatori Federconsumatori sta avviando un'inchiesta e ha richiesto un incontro urgente per verificare le responsabilità di Ireti riguardo al disservizio causato dal guasto all'acquedotto di Caprara e ai disagi e danni subiti da 33.000 cittadini dei comuni interessati.
Il contributo dei cittadini
I cittadini sono invitati a monitorare attentamente le proprie caldaie, filtri di depurazione e altri apparecchi collegati all'acquedotto di Caprara. Si consiglia di fotografare e documentare eventuali danni causati dal malfunzionamento dell'acqua e, nel caso di riparazione o pulizia dei filtri di depurazione o delle caldaie o di altri danni ad altre apparecchiature, è fondamentale richiedere sempre una certificazione dell'intervento di ripristino e la fattura corrispondente.
Federconsumatori valuterà insieme ai propri associati se ci sono le basi per richiedere un risarcimento a Iren.