Non vuole lasciare l'appartamento dove vive: lo prendono a sassate

Pretendevano che liberasse immediatamente la loro abitazione a Canossa presso la quale la vittima viveva da tempo, per sub affittare l’immobile ad un prezzo più alto a soggetti extracomunitari che necessitavano di un’abitazione al fine di ottenere una residenza sul territorio nazionale.

Preso a sassate

CANOSSA - La vittima ha raccontato di essere stata avvicinata dai suoi aggressori, che l'avevano attesa al rientro presso la propria abitazione. Dopo averlo minacciato per costringerlo a lasciare l’appartamento in cui viveva da tempo – poiché il locatario voleva subaffittarlo a un prezzo più alto – l’uomo si è rifiutato e, in risposta, è stato brutalmente aggredito. Per difendersi, ha lanciato una pietra contro i suoi aggressori, ma questa ha colpito il lunotto posteriore della loro auto. A quel punto, i due uomini lo hanno immobilizzato e colpito violentemente al volto e alla testa con delle pietre raccolte da terra. Durante l’aggressione, gli hanno sottratto con forza i telefoni cellulari e il passaporto, strappandoli dalla tasca della sua giacca.

Bloccati

L’immediato intervento dei carabinieri della Stazione di San Polo, allertati da alcuni cittadini, ha permesso  di bloccare i due presunti responsabili e di recuperare la refurtiva restituita all'avente diritto.

Rapina

Per questi motivi con l’accusa di rapina i carabinieri della stazione di San Polo d’Enza hanno arrestato due uomini nordafricani di 45 e 36 anni entrambi residenti nella Val d’Enza, ristretti al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana, diretta dal Procuratore Gaetano Calogero Paci.

Ulteriori indagini

Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.