Castelnovo Ne Monti

Operazione "Besa 2" contro lo spaccio di sostanze stupefacenti

L'operazione ha interessato diverse località del nostro Appennino

Operazione "Besa 2" contro lo spaccio di sostanze stupefacenti
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Tredici persone sono accusate di spaccio di sostanze stupefacenti.

Operazione Besa 2

CASTELNOVO NE' MONTI - Gli approfondimenti investigativi dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Castelnovo ne' Monti su una possibile illecita attività di spaccio di sostanze stupefacenti compiuta in alcuni comuni dell’Appennino reggiano hanno portato all’avvio, dal mese di gennaio scorso, di un importante attività investigativa che, supportata anche da attività tecniche ha permesso di confermare una simile realtà.

Italiani, albanesi e nordafricani

Questa ultima attività d’indagine denominata “Besa 2” non solo ha svelato come un gruppo di persone di origine italiana, albanese e nordafricana  nei comuni dell’appennino reggiano fossero dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti ma ha chiarito  i rapporti intercorrenti tra le persone coinvolte collocando geograficamente le presunte condotte criminali e le entità delle stesse.

Alla luce dei risvolti investigativi, i militari hanno acquisito importanti elementi di presunta responsabilità nei confronti di 13 persone autori dell’attività illecita.

Decreto di perquisizione

Per questi motivi, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Castelnovo né Monti hanno chiesto alla Procura Reggiana, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, l’emissione di un decreto di perquisizione locale e personale nei confronti di 13 persone, per trovare i dovuti riscontri alle ipotesi investigative.

La Procura Reggiana, condividendo con le risultanze delle indagini dei carabinieri di Castelnovo né Monti, ha emesso il decreto di perquisizione a carico dei 13 indagati.

All'alba

Alle prime ore di mercoledi 27 marzo 224  mattina i militari del Nucleo Operativo radiomobile di Castelnovo né Monti unitamente a personale del nucleo investigativo di Reggio Emilia, della compagnia di Reggio Emilia, nonché di unità del nucleo cinofili di Bologna, hanno eseguito le perquisizioni nelle abitazioni dei 13 indagati, che si sono concluse  con esito positivo, in quanto nelle abitazioni venivano rinvenuti complessivamente oltre 50 gr. di sostanza stupefacente del tipo di cocaina e circa 800 gr. di sostanza stupefacente del tipo hashish materiale per il peso ed il confezionamento dello stupefacente, e la somma di 5800 euro provento dell’attività di spaccio.

Per questi motivi, due persone, un 45enne reggiano abitante a Cavriago trovato in possesso di 800 grammi circa di hascisc e 40 di cocaina e uno jugoslavo 23enne residente a Reggio Emilia trovato in possesso di una decina di grammi di cocaina, sono state  arrestate per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e ristrette a disposizione della procura reggiana.

Denunciate

Altre undici persone aventi un’età compresa tra i 21 e i 70 anni residenti tra Reggio Emilia e provincia (4 italiani, 5 albanesi e 2 nordafricani) sono state denunciate in ordine al reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ad alcuni di loro sono state rinvenute modiche quantità di stupefacenti.

Una conferma

Lo stupefacente unitamente a materiale per il confezionamento e ai complessivi 5.800 euro rinvenuti sono stati sequestrati. Le risultanze delle attività compiute hanno confermato  le ipotesi investigative dei carabinieri di Castelnovo né Monti nei confronti delle 13 persone ora indagate dalla procura della Repubblica di Reggio Emilia per il reato di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Indagini

Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

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