Si va a processo

Perseguita l'ex e lo riempie di telefonate, arrestata 39enne nel Reggiano

5658 chiamate, 418 messaggi da agosto e molti appostamenti ma lei lo accusa di essere stato ambiguo e di averla provocata

Perseguita l'ex e lo riempie di telefonate, arrestata 39enne nel Reggiano
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È pentita di quello che ha fatto, si scusa ma accusa il 50enne di non essere stato chiaro con lei e di averle fatto credere che potevano tornare insieme.

Le continue molestie della donna

Secondo le ricostruzioni dei carabinieri, la relazione sentimentale tra la donna di 39 anni e l'uomo di 50 è iniziata ad aprile dell'anno scorso ed è durata pochissimi mesi. Lei era innamorata persa, lui no e ha deciso di lasciarla. Ma da quando i loro rapporti si sono interrotti, l'accusata avrebbe iniziato a importunare l'ex per convincerlo tornare insieme.

Da metà agosto sono state registrate nel cellulare della vittima ben 5658 chiamate e 418 sms a cui vanno aggiunte telefonate anonime a qualsiasi ora del giorno e della notte. Ma non si sarebbe fermata alle telefonate, l'accusa ha infatti dichiarato che la donna si presentava spesso sotto casa e sul posto di lavoro del 50enne e lo minacciava di pubblicare sui social alcune sue foto hot che lo ritraevano nudo.

Arrestata in flagranza di reato

Esasperato dalle continue molestie, l'uomo aveva informato le autorità sugli atteggiamenti della donna che avevano deciso di ammonirla. Ma le telefonate non finivano e l'ex ha deciso di denunciarla il 23 gennaio. Incurante dei provvedimenti e della denuncia, la 39enne si è appostata nuovamente sotto casa sua nel corso della giornata di venerdì 27 gennaio.

Chiamati dall'uomo, i carabinieri di Castellarano sono intervenuti e hanno arrestato la donna in flagranza di reato. Le prime parole dell'arrestata sono state delle scuse. Si è detta pentita e ha ammesso di aver sbagliato ma subito dopo ha puntato il dito contro il 50enne dicendo che la stuzzicava e le dava false speranze.

La difesa, affidata all’avvocato Maurizio Attolini, ha depositato agli atti gli screenshot delle loro chat per cercare di semplificare la posizione dell'assistita. Ci sono dei messaggi inviati dal 50enne poco prima della denuncia quando ormai si erano già lasciati da mesi in cui lui le diceva frasi come  "Ti voglio vedere, facciamo l’amore". Basteranno come prove per avvalorare la tesi difensiva dell'accusata? Lo stabilirà il processo fissato per il 17 febbraio.

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