Perseguita l’ex ma il divieto di avvicinamento non basta: arrestato dai carabinieri
I comportamenti molesti sono stati reiterati. Per questo l'uomo è stato arrestato sabato sera presso la sua abitazione.
L’ex non ha rispettato il divieto di avvicinamento ed è quindi stato arrestato dai carabinieri di Rubiera. La donna aveva denunciato l’ex convivente a fine febbraio per atti persecutori.
L'uomo era stato denunciato per atti persecutori
REGGIO EMILIA – Non ha accettato la fine della relazione sentimentale con la sua compagna e così ha cominciato dapprima a tempestare di telefonate l’amica che la ospitava, presentandosi anche presso il suo posto di lavoro per avere informazioni su dove fosse la sua ex compagna, e quindi anche quest’ultima.
La denuncia a fine febbraio scorso
La vittima, una 30enne abitante a Reggio Emilia, a fine febbraio aveva denunciato l’ex convivente, un 32enne abitante in città. I carabinieri di Rubiera, a cui la donna ha raccontato i fatti, una volta acquisiti i dovuti riscontri, hanno denunciato l’uomo per atti persecutori.
Il divieto di avvicinamento all’ex compagna
Dopo le indagini dei Carabinieri della stazione di Rubiera, la Procura di Reggio Emilia aveva richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale l'applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare del divieto di avvicinamento all’ex compagna intimandogli di non avvicinarsi all’abitazione della donna e ai luoghi da lei frequentati e di non comunicare in qualsiasi modo con la stessa.
La donna torna dai carabinieri
La misura emessa lo scorso 10 marzo non è però bastata per contenere la condotta dell’uomo e per garantire sicurezza e tranquillità alla donna tanto che il 21 marzo scorso la 30enne si è presentata nuovamente dai carabinieri per denunciare i comportamenti persecutori dell’ex compagno che, a brevissima distanza dall’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento, ha trasgredito alle prescrizioni del Giudice.
Pedinata per strada e molestata nuovamente
In particolare l’indagato ha dapprima cercato di contattare telefonicamente la vittima e poi, non essendo riuscito a parlarle, l'ha pedinata in strada afferrandola per un braccio e dicendogli testualmente: “vedi come ti ho travata?”. A questo punto i carabinieri della stazione di Rubiera hanno dovuto segnalare alla Procura reggiana i nuovi comportamenti dell'uomo.
Arrestato presso la sua abitazione
Il sostituto titolare delle indagini ha quindi richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia l’aggravamento delle misure in atto con l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari che veniva eseguita dai carabinieri di Rubiera che sabato sera arrestavano l’uomo presso la sua abitazione.
Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire al Giudice di verificare l'eventuale piena responsabilità dell'indagato.