Prima pestati dal branco e poi minacciati su Instagram: l'incubo di due giovani scandianesi
A fermare il pestaggio un cittadino che si è accorto della urla disperate
Una tranquilla e spensierata serata tra amici si è rivelata un incubo per due giovani scandianesi che sono stati aggrediti, presi a calci e pugni e poi minacciati sui social da una gang.
L'incubo di due giovani scandianesi
SCANDIANO - Due giovani hanno subito una brutale violenza da parte di una “gang giovanile”: un gruppetto di bulli che si sono accaniti su di loro con minacce, calci e pugni, arrivando persino a rapinare uno dei due giovani.
I due aggrediti, la sera del 15 gennaio, erano usciti per trascorrere un tranquillo sabato sera fra amici, recandosi presso il locale “Dada Bar” di Scandiano. Quindi la violenta aggressione ad opera del branco, che a seguito di un diverbio nato per futili motivi, dopo aver minacciato le vittime con una bottiglia di vetro in mano, sono passati alle vie di fatto, pestandole e lanciando loro addosso bottiglie in vetro continuando l’escalation di violenza nonostante la pietà richiesta dalle giovani vittime.
L'intervento di un cittadino
A mettere in fuga il gruppo di aggressori, e porre in salvo i due giovani, è stato un cittadino che, attratto dalle urla, ha assistito al pestaggio e dopo aver intimato agli aggressori di smetterla ha chiamato i Carabinieri.
I militari giunti sul posto hanno soccorso le vittime, mentre gli aggressori sono riusciti a dileguarsi. I due hanno riferito di essere stati aggrediti e pestati senza pietà con uno di loro che è stato anche rapinato del portafogli, del telefono cellulare e delle chiavi della macchina.
"Pensavo di morire"
“Pensavo di morire poiché dalle percosse sono caduto a terra, ma, nonostante ciò, continuavano a picchiarmi. Non si fermavano, sono arrivato anche a supplicarli di smettere”.
Per le vittime prognosi di una decina di giorni ciascuno per gli importanti traumi riportati nell’aggressione.
Le minacce su Instagram
Nei giorni successivi, come potuto accertare anche dai Carabinieri di Scandiano, uno degli aggressori tramite il social network “Instagram” ha pubblicato delle storie contenenti minacce rivolte alle vittime al fine di intimorirle e farle desistere dallo sporgere denuncia.
Identificati dalle telecamere
Le indagini dei Carabinieri di Scandiano supportate da concordi testimonianze, e dalle riprese delle telecamere di videosorveglianza del Comune, hanno consentito di indirizzare le attenzioni investigative nei confronti degli odierni indagati a carico dei quali sono stati acquisiti presunti elementi di responsabilità in ordine ai citati riferimenti normativi violati.
Oltre ai tre odierni indagati chiamati a rispondere di concorso nei reati anche due minorenni abitanti nel reggiano.
I provvedimenti
Per questi efferati fatti, verificatisi lo scorso 15 gennaio, la locale Procura della Repubblica, condividendo le risultanze investigative dei Carabinieri della Tenenza di Scandiano, ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l'applicazione degli arresti domiciliari nei confronti di un 28enne residente a Casalgrande, ritenuto capo della gang, e due misure cautelari dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria unitamente all’obbligo di dimora notturno nei confronti di due 19enni residenti a Scandiano che unitamente ad alcuni minori abitanti nel reggiano, si sarebbero resi responsabili dei reati di rapina e lesioni personali aggravate.